(AGI) - Roma, 26 mag. - Un'operazione della durata iniziale diun anno, divisa in tre fasi, con l'obiettivo di ridurre"significativamente l'afflusso di migranti e le attivita' deitrafficanti". Due protocolli riservati dell'Ue - pubblicati daWikileaks e rivelati da l'Espresso - svelano dettagli estrategia della missione 'Eunavfor Med' in Libia, la cui naturaappare propriamente "militare" e con un raggio d'azione chepuo' comprendere "le acque interne libiche" e le operazioni "aterra". In uno dei documenti, contente le raccomandazionimilitari alla missione, si legge che quest'ultima "costituisceuna sfida dal punto di vista militare data la complessasituazione in mare e sulle coste". In particolare, e' scritto nel documento, e' necessario"calibrare l'attivita' militare con grande attenzione,particolarmente all'interno delle acque libiche o sul litorale,per evitare di destabilizzare il processo politico causandodanni collaterali, colpendo attivita' economiche legittime ocreando la percezione di aver scelto una parte" politica. Fondamentali, dunque, saranno le regole di ingaggio dellamissione che - come viene specificato nel paragrafo dal titolo"Uso della forza" - dovranno essere "robuste e ben validate,in particolare per il sequestro dei barconi in caso diresistenza, per la neutralizzazione delle imbarcazioni e deibeni dei trafficanti, per situazioni specifiche come ilsalvataggio degli ostaggi e per la temporanea detenzione dicoloro che possono rappresentare una minaccia o sono sospettatidi crimini". Saranno, inoltre, richieste regole di ingaggioanche "per la gestione dei migranti e dei trafficanti". Nelle loro osservazioni, i militari mettono in guardiarispetto alla "potenziale presenza di forze ostili, estremistio terroristi del Daesh (Stato Islamico, ndr)". Anche la"minaccia derivante dalla mera gestione di grandi volumi dimigranti" e' da tenere in considerazione cosi' come i rischiche possono presentarsi durante "le operazioni di abbordaggio,attivita' a terra o in prossimita' di coste insicure". Quanto all'approccio diviso in fasi, esso viene consigliatoallo scopo di "lanciare l'operazione il piu' rapidamentepossibile" e di "modellarla al meglio all'interno di unacornice legale"; anche perche' vi sono aspetti operativi, comeil sequestro dei barconi, che dipendono dalla legislazionenazionale e/o da un'eventuale risoluzione Onu che facciariferimento al capitolo VII della Carta. I militari sottolineano inoltre che non c'e' ancora "unasufficiente e chiara conoscenza del modello di businessutilizzato dalle reti di trafficanti di migranti nella regionedel Mediterraneo meridionale e centrale" e forniscono anchealcuni consigli sulla gestione 'mediatica' della missione, ilcui focus - affermano - non deve concentrarsi sul salvataggiodei migranti in mare ma sulla distruzione del modello dibusiness dei trafficanti. Quanto all'obiettivo, 'Eunavfor Med' dovra' ritenersiconclusa quando "il flusso di migranti e l'attivita' deitrafficanti saranno significativamente ridotti". (AGI).