(AGI) - Roma, 21 mag. - Il futuro di Palmira, uno dei gioielliarchitettonici del Medio Oriente, e' a rischio dopo che ijihadisti dello Stato Islamico ne hanno preso il completocontrollo. Situata in un'oasi, Palmira fu nel passato uno dei centriculturali piu' importanti del mondo antico, luogo di transitodelle carovane che attraversavano l'arido deserto al centrodella Siria lungo la Via della Seta. E oggi e' famosasoprattutto per le sue colonne romane, i templi e le torrifunerarie. Situata a 210 km da Damasco, la 'Perla del Deserto',iscritta dall'Unesco nel Patrimonio mondiale dell'Umanita', e'un'oasi il cui nome apparve per la prima volta su una tavoletta4mila anni fa. Ma e' dopo la conquista romana, a partire dal Isecolo avanti Cristo, che Palmira, la Citta' delle Palme,diventa una localita' lussuosa ed esuberante, grazie alcommercio di specie e profumi, seta e avorio. La viaprincipale, con il lungo colonnato, dava il benvenuto aicarovanieri: 750 colonne allineate su entrambi i lati per quasiun chilometro e mezzo. Nel 129, l'imperatore Adriano la trasforma in citta' liberae prende il nome di Adriana Palmira; in quell'epoca furonocostruiti i templi principali, come quello di Bel (il cuitetto, ora sparito, era originariamente coperto d'oro). Nellacitta' veniva venerata la trinita' composta dal dio babiloneseBel, l'equivalente di Zeus, Yarhibol (il Sole) e Aglibol (laLuna) fino a quando, nel II secolo dopo Cristo, non arrivo' ilcristianesimo. Nel secolo III, approfittando delle difficolta'dell'Impero Romano, la citta' si trasforma in regno sotto ladinastia Sassanide, che si ribella a Roma. La regina piu'famosa, Zenobia, nel 270, conquista tutta la Siria, una partedell'Egitto e anche l'Asia minore. Ma l'imperatore Aurelianoriconquista la citta', Zenobia e' condotta a Roma e Palmiraconosce il suo declino. Prima dell'inizio della crisi in Siria, nel 2011, la citta'era visitata da oltre 150mila turisti all'anno, che accorrevanoper vedere le oltre 1mille colonne, le statue e la formidabilenecropoli di 500 tombe. (AGI).