(AGI) - Washington, 14 apr. - Un mercato della carne dovecentinaia di giovani donne, ridotte in schiavitu', attendono icompratori che le portano via verso un altro inferno, unmatrimonio forzato fatto di botte e violenze sessuali. Questol'orrore raccontata alla Cnn da una 19enne yazida, Hanan,rapita dagli jihadisti dell'Isis in Iraq convinti, come recitail magazine dello Stato islamico, che "rendere schiavi lefamiglie degli infedeli e prendere le loro donne come concubinee' un aspetto stabilito fermamente dalla Sharia". Hanan,insieme ad altre donne, "la piu' giovane aveva 10 anni", vieneportata via in lacrime con la promessa dei suoi aguzzini che lerimbomba nelle orecchie: "vi faremo sposare, dimenticate lavostra famiglia". Insieme ad altre 50 vittime, resta per una settimanaricnhiusa in una casa, regolarmente picchiata e minacciata ditorture, con una sola scodella di riso da mangiare. Ma il veroinferno arriva con il trasferimento a Mosul, in un palazzo ditre piani, una sorta di magazzino per schiave sessuali dovesono tenute centinaia di ragazze. "Ci mettevano in fila, 50alla volta, 10 per fila, dicendo di non muoverci, di nonpiangere o ci avrebbero picchiato". "Gli uomini - continua -venivano e descrivevano il tipo di ragazza che volevano equelli allora ci prendevano e sceglievano quello che gli facevapiacere". E' il suo destino, e insieme ad altre sette finiscenella casa in un villaggio. Li' i guardiani presentano loro una ragazza yazida che,sotterrata dentro un niqab nero, in curdo racconta quello chele aspetta: botte, mani legate e stupro. In cinque, compresaHanan, decidono di fuggire, di notte attraverso la finestradella stanza. Due vengono catturate ma le altre in qualche modoce la fanno e dopo quattro ore di cammino sono fuori dalterritorio controllato dagli jihadisti. Ma la liberta'riconquistata non cancella l'orrore vissuto e Hanan continua acombattere con i 'mostri'. "Se solo vedo qualcuno con una barba- confessa - comincio a tremare". (AGI).