(AGI) - Parigi, 7 gen. - Sanguinoso attacco terroristico nelcuore di Parigi, alla redazione di Charlie Hebdo, ilsettimanale satirico francese che ha spesso suscitato reazioniviolente nel mondo musulmano. Il bilancio e' di 12 morti, tra iquali quattro noti vignettisti (il direttore Charb, Wolinski,Cabu e Tignous), due poliziotti e 11 feriti. Secondo il quotidiano "L'Union" i tre autori della stragesono stati identificati e le unita' speciali della poliziafrancese sono a Reims, dove, insieme a Pantin, si concentra lacaccia all'uomo. Uno dei tre sarebbe proprio di Reims, citta'che si trova a 130 chilometri a nord-est di Parigi. Pantin e'invece alla periferia della capitale. Intorno alle 11:30, tre uomini armati, incappucciati evestiti di nero, hanno fatto irruzione nella sede delsettimanale, sparando sui presenti, raccolti nella riunione diredazione settimanale alla quale partecipavano 8 persone e unpoliziotto che scortava il direttore, entrambi uccisi daiterroristi. Li hanno sentiti urlare: "Il Profeta e' statovendicato" e "Allahu Akbar". Tra le vittime, anche l'economistaBernard Maris, che era stato tra i fondatori del periodico. Intutta la Francia e' massimo stato di allerta ed e' partita lacaccia ai terroristi che si e' concentrata in particolare nellazona di Reims, 130 chilometri a nordest di Parigi. Il presidente, Francois Hollande ha parlato di "attentatoterroristico di eccezionale barbarie: un attentato alla nostraliberta'". In serata Hollande ha rivolto un messaggio allanazione e ha annunciato una giornata di lutto nazionale:"Dobbiamo rispondere agli autori del crimine che ci ha colpitouniti e facendo blocco con i nostri valori. Dobbiamo risponderecercando gli autori di questo atto infame, arrestarli egiudicarli e faremo tutto possibile", ha assicurato ilpresidente. "Dobbiamo tutelare gli organi pubblici, le forzedell'ordine saranno dispiegate ovunque e abbiamo messo in attoil piano antiterrorismo. La nostra arma migliore - ha aggiuntoHollande - e' l'unita' dei concittadini, niente puo' dividerci,niente puo' opporsi a noi. La Francia e' grande quando devereagire ad una prova, la Francia ha sempre battuto i suoinemici perche' ha saputo far blocco con i suoi valori". Per stanare gli autori dell'attentato sono stati schieratitutti gli agenti disponibili e le squadre speciali, con ilsostegno dell'Fbi. I terroristi pare conoscessero i nomi deivignettisti. La disegnatrice Corinne Rey, detta Coco, sopravvissuta all'attentato, ha raccontato che i killer"parlavano un ottimo francese e sostenevano di essere di alQaeda". I killer sono usciti armati dalla redazione e c'e'stato un primo confronto tra la loro Citroen C3 nera e un'autodella polizia in una stradina che e' crivellata di colpi. Aquel punto i terroristi si sono diretti verso il XIXarrondissement, dove hanno abbandonato la loro auto. Se ne sonoperse le tracce e sono riapparsi poco piu' tardi a Porte dePantin, dove hanno continuato la fuga con un'altra auto. L'ultimo tweet del settimanale, diffuso poco prima dellacarneficina, irrideva al 'califfo', quell'Abu Bakr al-Baghdadiche si e' impossessato di larghe porzioni di territorio in Iraqe Siria e contro il quale una coalizione internazionale haimbastito, da mesi, una difficile campagna militare. Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in tuttala Francia, da Parigi a Grenoble, da Nizza a Toulouse, persolidarieta' dopo l'attentato. In oltre 5mila si sono radunatein Place de la Republique a Parigi, con in mano penne levate alcielo, simbolo della liberta' di espressione. Manifestazioni sisono svolte a Lione, dove sono scese in piazza almeno 10milapersone, a Grenoble, Nizza, Marsiglia, Bordeaux e Toulouse.(AGI).