(AGI) - Il Cairo, 25 ott. - Nel nord e nel centro dellapenisola del Sinai e' entrato in vigore lo stato d'emergenza ditre mesi imposto venerdi' dal Consiglio nazionale della difesaegiziano, in seguito all'attentato con un'autobomba che haucciso 30 militari vicino al confine con la striscia di Gaza.Si e' trattato dell'attentato piu' sanguinoso da quando e'stato deposto Mohammed Morsi. Il Consiglio nazionale della difesa guidato dal presidenteAbdel Fattah al Sisi ha assicurato in un comunicato che leautorita' "vendicheranno lo spargimento di sangue" e"prenderanno tutte le misure necessarie per proteggere icivili". Il presidente ha annunciato un periodo di lutto di tregiorni per commemorare i militari uccisi. Al Sisi ha anchedisposto la chiusura del valico di Rafah, che collega il Sinaialla Striscia di Gaza. Il governo starebbe anche pensando dievacuare i cittadini dei piccoli villaggi situati mel norddella penisola, che sono l'avamposto dei militanti islamici. Leviolenze nel Sinai rischiano di mettere in ginocchio il settoreturistico perche' le presenze nelle localita' sul Mar Rossosono in netto calo dopo l'uccisione di tre turisti sudcoreaniin un resort di Taba, a febbraio. L'attentato non e' stato rivendicato, ma si sospetta laresponsabilita' del gruppo terrorista islamico Ansar Beit alMaqdis, che di recente ha riconosciuto lo Stato islamico di AbuBakr al Baghdadi. .