(AGI) - Tirana, 19 ott. - A tre giorni dalla prevista, ma nonancora autorizzata dalla Serbia, visita del premier albaneseEdi Rama a Belgrado, la prima di un politico di Tirana in 68anni, un nuovo incidente di nuovo in un campo di calcio,alimenta la tensione mai sopita tra i due Paesi. Dopo la partita sospesa il 14 ottobre tra Serbia e Albaniaa Belgrado per un drone entrato in campo con la bandiera della'Grande Albania', ieri un bandiera con l'aquila bicipite susfondo rosso di Tirana e' stata bruciata nella capitale serba.Il nuovo episodio di intolleranza tra i due popoli e' avvenutosabato nel derby tra il 'Partizan Belgrade' e la 'StellaRossa', quando i tifosi di quest'ultima hanno dato alle fiammela bandiera albanese. Non siamo ancora alla "prima guerra del calcio" traSalvador e Honduras del 1969, in cui nonostante sia durata 4giorni (dal 14 al 19 luglio) causo' oltre 2.000 morti, ma neiBalcani si rischia un deja vu. Il ministero degli Esteri albanese ha esortato le autorita'serbe a portare davanti alla giustizia i responsabilidell'odioso gesto e a chiesto ai politici di Belgrado diprendere le distanze da" un evento che sono dannosi per ilfuturo e la stabilita' dei Balcani". Intanto il premier serbo, Aleksandar Vucic non ha ancoradeciso se autorizzare la visita annunciata da Rama venerdi',dopo l'incidente del 14 ottobre, definito "un provocazionepolitica"Belgrado ha accusato il fratello del premier albanese di avercontrollato con un radiocomando il drone con la bandiera della'Grande Albania' dal tribuna autorita' dello stadio diBelgrado. Ma Olsi Rama, accolto la sera a Tirana come un eroe,ha smentito l'accusa. L'incidente innesco violenze di hooligans serbi cheattaccarono negozi di proprietari di origni albanesi inparticolare nella contesa citta' serba di Novi Sad. Tra i due Paesi il nodo del contendere piu' recente e' o il17 febbraio del 2008 l'indipendenza proclamata dal Kosov, ex difatto regione serba ma enclave albanese. Ma le rivalita' siperdono quasi nella notte dei tempi. L'apice si verifico' il 15giugno del 1389 nella "battaglia della Piana dei Merli". (AGI) .