(AGI) - Roma, 14 ago. - Il braccio di ferro in atto da mesi traMosca e Kiev ha oggi registrato una nuova, inquietanteescalation: per la seconda volta dall'annessione della penisolaribelle in marzo, Vladimir Putin e' giunto in visita ufficialein Crimea, a Yalta, proprio nelle ore in cui la Rada Suprema,il Parlamento ucraino, approvava la legge che autorizzal'imposizione di sanzioni anti-russe contro individui esocieta' che "finanziano il terrorismo", cioe' i secessionisti.Nel frattempo i governativi hanno lanciato su Donetsk eLugansk, roccheforti principali dei ribelli filo-russi, ibombardamehti di artiglieria piu' intensi degli ultimi giorni,con molte vittime non solo tra i miliziani ma anche tra icivili. Contemporaneamente prosegue il giallo sul controversoconvoglio russo in marcia verso la frontiera per portare allepopolazioni dell'Ucraina orientale generi di prima necessita'dietro ai quali, secondo l'Occidente e le stesse autorita'ucraine, si celerebbe in realta' ben altro. Sparita alla vistaper alcune ore, la carovana di camion e' riapparsa nei pressidi Voronezh, Russia sud-occidentale, da dove e' ripartita indirezione sud, presumibilmente diretta a Rostov sul Don: iltragitto e' certo stato rallentato dal persistente rifiuto diKiev di lasciarla entrare sul proprio territorio. Il governoucraino a sua volta ha annunciato per oggi stesso la partenzadalla capitale, da Dnipropetrovsk e da Kharkiv di treauto-colonne cariche di aiuti, che faranno poi base in unaimprecisata localita' controllata dalle forze regolari, uncentinaio di chilometri a nord di Lugansk. I soccorsi sembranopoca cosa, per consistenza e valore, rispetto a quelli mandatidal Cremlino: ma l'impressione e' che si punti comunque abattere gli avversari sul tempo, creando una situazione ingrado di metterli il piu' possibile in imbarazzo. A fare lespese di questa sorta di 'balletto' e' la Croce Rossa, cuinessuna delle due parti ha finora fornito le garanzie e ichiarimenti richiesti perche' possa dare il suo contributo,peraltro sempre sbandierato sul piano ufficiale. E' cosi0'stato deciso d'inviare in entrambe le capitali il direttoreoperativo per l'Europa e l'Asia centrale, Laurent Corbaz, checerchera' di ricordare agli interlocutori il ruolo"strettamente umanitario" dell'ente assistenziale, e diribadire che la "consegna di aiuti non va politicizzata". (AGI).