(AGI) - Pechino, 25 lug. - Nonostante lo scandalo che in Cinaha travolto la sua ditta fornitrice accusata di vendere carneavariata, McDonald non abbandonera' la Husi Food, sussidiariacinese del conglomerato americano OSI. Tuttavia il colosso delfast food ha fatto sapere in un comunicato su Weibo, il Twittercinese, che trasferira' tutti gli ordini dalla ditta diShanghai, al momento chiusa per indagini dalle autorita'cinesi, a quella dello Hubei, prima di approdare in mododefinitivo all'impianto dello Henan. Motivo: cambiare fornitore"e' molto piu' rischioso" che aumentare i controlli allaHusi-Osi che, da parte sua, "ha garantito qualita' esicurezza". Il gigante americano, si legge nella nota, ha gia'effettuato i controlli nel nuovo impianto insieme alleautorita' cinesi per la sicurezza alimentare e durantel'indagine non sono emersi problemi. "Mc Donald's non hafornitori ovunque e non e' cosi' semplice soddisfare glistandard richiesti" ha spiegato alla Reuters una fonte. Nonsolo: "Non abbiamo intenzione di abbandonare il nostro partnerin un momento di cosi' grande crisi" prosegue la fonte. Quellatra Mc Donald's e OSI e' una collaborazione che dura da quasi60 anni negli Stati Uniti, e l'azienda di lavorazione dellacarne e' stata tra i primi partner quando, negli anni '90, ilcolosso inizio' a penetrare il mercato cinese. Travoltaanch'essa dallo scandalo, Yum, che controlla Pizza Hut e KFC,ha invece deciso di tagliare tutti i legami con la OSI. A farpartire l'indagine un servizio-inchiesta della Dragon Tv chedocumentava come nell'impianto di Shanghai il management avessechiesto ai lavoratori di rimpacchettare cambiando la data di ladata di scadenza di intere partite di carne di manzo gia'scongelata e avariata. Un filmato mostrava, inoltre, gli operairaccogliere carne dal pavimento e reimmetterla nella catena dilavorazione. (AGI) .