(AGI) - Mosca, 9 giu. - Sull'ondata del crescente patriottismolegato alla vittoria dell'Armata rossa sul nazismo e rilanciatodalla crisi ucraina, non solo Volgograd potrebbe tornare achiamarsi Stalingrad, ma anche San Pietroburgo rischia diessere 'sostituita' da Leningrad. A proporre un referendum percambiare il nome alla cosiddetta capitale del Nord, e' stato illeader del partito comunista Gennady Zyuganov, dopo che lasettimana scorsa il presidente Vladimir Putin aveva gia'proposto di far decidere agli abitanti di Volgograd se tornarealla denominazione di era sovietica, legata all'omonimabattaglia di Stalingrad, nella Seconda Guerra Mondiale. "Stalingrad e Leningrad sono conosciute in tutto il mondo -ha dichiarato Zyuganov alla radio 'Servizio di notizie russo' -l'iniziativa di un referendum e' sempre stata osteggiata dalgoverno, ma ora bisogna rivolgersi anche ai cittadini di SanPietroburgo". L'idea di riportare alla loro storica denominazione le duecitta' che si conquistarono il titolo di "eroiche" per ilprezzo pagato alla vittoria contro Hitler non e' nuova; finora,pero', non aveva mai trovato l'appoggio ufficiale di Mosca. Ilsostegno pubblico del capo del Cremlino a un referendum inquesto senso potrebbe rappresentare una svolta. A favore delritorno ai nomi di sovietica memoria si e' espressa anche laChiesa ortodossa russa. L'ex capitale degli zar fu rinominatain epoca sovietica Leningrad, nome che decadde con il crollodell'Urss, nel 1991. La citta' intitolata a Josip Stalin,invece, mantenne il suo nome dal 1925 al 1961, quando NikitaKruscev avvio' il processo di rimozione del culto dellapersonalita' del dittatore di origine georgiana. Ancor prima sichiamava Zarizin, residenza ufficiale dello 'zarevic', l'eredeal trono di "tutte le Russie". Si stima che oltre 20 milioni dicittadini sovietici morirono nella Seconda Guerra Mondiale,chiamata in Russia 'Grande Guerra Patriottica'. Il conflittocontro l'esercito di Hitler ha giocato e continua a giocare ungrande ruolo nella coscienza nazionale. Il patriottismo inchiave "anti-nazista" ha conosciuto nuove vette negli ultimianni, appoggiato dal Cremlino e da numerosi politici tra cuiZyuganov e il vice premier Dmitri Rogozin. In questa otticaviene letto dai media ufficiali anche il conflitto in Ucraina,dove i separatisti filorussi combattono contro quelle chevengono ritenute le forze "fasciste" e "naziste" di Kiev. (AGI).