Tagli alle tasse, riduzione della spesa pubblica: si presenta con questa agenda agli elettori il leader dello storico partito conservatore greco, Nuova Democrazia, Kyriakos Mitsotakis, 51 anni, che tutti i sondaggi danno come vincitore delle elezioni di domenica 7 luglio in Grecia.
Την Κυριακή με την ψήφο μας, υπογράφουμε μια νέα συμφωνία: Συμφωνία Αλήθειας, Ενότητας, Προόδου! Με Ισχυρή Ανάπτυξη και πολλές, καλές δουλειές. Μόνο έτσι θα αποκτήσουμε και πάλι δυνατή εθνική φωνή. Και η Ελλάδα θα γίνει ξανά μία πραγματικά αυτοδύναμη χώρα. #Ενωμένοι_Μπορούμε pic.twitter.com/fCkWiqHMbD
— Kyriakos Mitsotakis (@kmitsotakis) 4 luglio 2019
Per farlo, Mitsotakis vuole rinegoziare gli impegni con la Troika (Fmi, Bce, Commissione Ue) che attualmente prevedono un avanzo primario (escluso il pagamento di debiti e interessi) del 3,5% del suo prodotto interno lordo fino al 2022 e del 2,2 in media fino al 2060. Mitsotakis rappresenta la quarta generazione di una dinastia di politici.
Suo padre, Konstantinos Mitsotakis, ha svolto un ruolo importante nella vita politica greca per quasi 30 anni ed è stato primo ministro tra il 1990 e il 1993. La sorella maggiore, Dora Bakoyannis, è stata la prima donna sindaco di Atene, e ministro degli Esteri negli anni 2000. Suo nipote Kostas Bakoyannis, figlio di Dora, è il nuovo sindaco della capitale.
Kostas Bakoyannis (Greek Politician)
— Xwhos (@XwhosCom) 1 luglio 2019
Born: Athens, Greece
Date of birth: 1978-03-16
Education: Harvard University https://t.co/WnX6y7mtor pic.twitter.com/DEAjfPUIwR
Liquidando come populista Tsipras, Mitsotakis ha promesso di migliorare l'economia, secondo un modello neo liberare che potrebbe impattare su sanità, scuola, amministrazione. Convinto liberista, ha messo imprese e classe media, i più colpiti dalla elevata pressione fiscale negli ultimi anni, al centro della sua agenda politica.
Promette quindi un immediato abbassamento delle tasse, la riduzione della spesa pubblica attraverso una maggiore cooperazione tra settore privato e Stato, la riduzione del numero di funzionari, la creazione di incentivi per attrarre gli investitori e incoraggiare l'imprenditorialità. Promette anche sicurezza e l'ordine pubblico, una maggiore crescita economica attraverso una serie di cambiamenti della gestione pubblica e la legislazione che facilitano teoricamente investimento.
Un anno dopo l'inizio ufficiale del terzo programma di salvataggio, il premier Alexis Tsipras ha perso tanto le elezioni europee che quelle locali tenutesi a fine maggio: trasformatosi da ribelle a 'bravo alunno' della Troika, non è riuscito a convincere gli elettori di avere ancora un programma progressista e sociale per risollevare l'economia; ed eroso dalle dolorose misure imposte dall'esterno e dalle promesse non mantenute, ha visto che dava i suoi frutti la proposta dell'opposizione che, nel voto europeo, ha superato Syriza di quasi dieci punti.
Secondo gli ultimi sondaggi, la formazione guidata da Mitsotakis stacchera' di quasi dieci punti percentuali Syriza, il partito di sinistra del premier, che crolla rispetto al voto del 2015 dal 35,5% al 29,2%. Secondo un altro sondaggio, Syriza potrebbe finire addirittura al 24,3% dei consensi. Di contro, i conservatori potrebbero conquistare il 38,6%, una crescita di oltre 10 punti rispetto a quattro anni fa, garantendosi cosi' una comoda maggioranza, sui complessivi 300 presenti nel Parlamento greco.