Isis, i quattro anni del califfato del terrore (in breve)
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Isis, i quattro anni del califfato del terrore (in breve)
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La nascita del Califfato

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L'apogeo di Daesh

Un anno dopo la proclamazione del califfato, il gruppo si estende ancora in Siria, a nord di Aleppo, strappando ampie aree ai curdi, ma anche nel centro e a ovest, avvicinandosi anche a Damasco. I jihadisti conquistano anche Palmira. Le sue fila si ingrossano vertiginosamente con decine di migliaia di cosiddetti foreign fighters, cittadini europei o che vivono nelle città europee, che, spesso passando attraverso la Turchia, riescono a raggiungere il gruppo per unirsi ai combattenti jihadisti nei fronti più caldi.

L'arretramento sul campo di battaglia

Foto: Dursun Ayememir / ANADOLU AGENCY 

L'offensiva in Europa

  • Nel 2014, 4 morti nel museo ebraico a Bruxelles; un soldato di guardia ucciso al Memorial nazionale della guerra di Ottawa con conseguente assalto al parlamento canadese; 2 persone uccise in una cioccolateria a Sydney.
  • Nel 2015 il 7 gennaio 2015 a Parigi un uomo uccide una poliziotta in centro e quattro persone in un supermercato ebraico Kosher, sincronizzando i suoi attacchi con l'attentato alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, 17 morti. Mentre quest'ultimo viene rivendicato da Al-Qaeda nella Penisola Arabica, gli altri portano la firma dell'Isis; a Copenaghen 2 morti e tre feriti in un convegno sulla libertà di espressione e vicino una sinagoga; a Tunisi i terroristi colpiscono prima il museo del Bardo, 22 morti tra cui 4 italiani, e la spiaggia di Susa, 39 morti; a Ankara 128 morti per un kamikaze durante una marcia curda per la pace; il 13 novembre a Parigi una serie di attacchi coordinati in vari punti della città portati a termine da un commando formato da nove esecutori materiali e da fiancheggiatori uccidono 130 persone (una italiana) e ne feriscono 350. Vengono colpiti da sparatorie a colpi di Kalasnikov il teatro Bataclan e vari ristoranti e locali nel centro parigino, tre kamikaze si fanno saltare in aria all'esterno dello Stade de France durante l'amichevole di calcio Francia-Germania; 14 persone uccise in un centro per disabili a San Bernardino, California.
  • Nel 2016 il 22 marzo a Bruxelles due distinti attacchi colpiscono dapprima l'Aeroporto di Zaventem e poi la metropolitana tra le stazioni di Maelbeek e Schuman, a pochi passi dal Parlamento Europeo: 32 morti e 300 i feriti; a giugno 4 israeliani uccisi in un ristorante a Tel Aviv; il 14 luglio a Nizza un uomo a bordo di un camion si scaglia contro la folla lasciando 86 morti e 303 feriti; a luglio in Francia due uomini armati di coltelli entrano nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray e sgozzano il parroco Jacques Hamel; il 19 dicembre a Berlino un uomo alla guida di un camion si scaglia contro un mercatino di Natale, 12 morti e 48 feriti.
  • Il 2017 inizia con la strage di capodanno in una discoteca a Istanbul, 39 morti; a Londra 5 morti e 36 feriti sul ponte di Westminster; a Stoccolma 5 civili morti investiti; in Egitto, a Tanta e Alessandria, 44 morti in chiesa nella domenica delle Palme; poi Manchester (22 morti) e gli attacchi del London Bridge e di Borough Market: 11 morti e 48 feriti. E sono solo gli attentati che ci hanno toccato più da vicino.
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