Dopo Kim, Trump è pronto a incontrare anche Rohani
Il presidente degli Stati Uniti si dice disponibile a un colloquio "in qualsiasi momento"

Anche con Kim era iniziato tutto con una schermaglia via Twitter. Per poi arrivare a una storica stretta di mano. Accadrà lo stesso anche con l'Iran, dopo le dure parole volate sui social network? Con Donald Trump, tutto è possibile. In conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, il presidente degli Stati Uniti ha affermato di essere disposto a incontrare la sua controparte di Teheran "in qualsiasi momento" e "senza precondizioni".
Trump ha sottolineato l'esito positivo dei suoi recenti vertici con il dittatore nordcoreano prima, con Vladimir Putin poi ma ha ribadito il ruolo degli Usa di primo garante della difesa d'Israele: "L'Iran non dovrà avere mai l'arma nucleare". Non cambia quindi l'accordo sul programma nucleare iraniano che l'Europa difende strenuamente, bollato come un mucchio di inutili scartoffie. L'arricchimento dell'uranio, per la Casa Bianca, deve finire.
Tra Teheran e l'Europa "piccoli progressi"
Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha detto oggi che Iran ed Europa stanno facendo piccoli progressi sull'accordo sul nucleare, la cui permanenza in vigore resta incerta.
Secondo diverse agenzie di stampa iraniane, durante il suo intervento a un incontro con ambasciatori e uomini d'affari del Paese, Zarif ha detto che "gli Stati Uniti si sentono isolati nonostante tutto il loro potere politico ed economico". Il ministro ha sottolineato come il ritiro di Washington dall'accordo nucleare sia parte di un'agenda statunitense che non tiene conto degli interessi degli altri Paesi e si è chiesto se l'Unione europea abbia la volontà di preservare l'accordo o se voglia "seguire ciecamente" gli Stati Uniti.
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