A Hong Kong la polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti poche ore dopo che un grande corteo pacifico di decine di migliaia di persone aveva sfilato per il centro della città. Inoltre un gruppo di uomini vestiti di bianco e armati di bastoni ha attaccato i manifestanti all'interno di una stazione ferroviaria. Le immagini trasmesse in diretta da un'emittente televisiva locale e condivise su Facebook da Asie News mostra l'aggressione a Yuen Long, un quartiere nel nord-ovest della città, vicino al confine con la Cina.
#HongKong Vidéo filmée à l'intérieur #YuenLong Gare MTR. Les hommes en t-shirt blanc auraient été des voyous envoyés par différents gangs contre les manifestants #extraditionbill
— AsieNews (@AsiaNews_FR) July 21, 2019
Vidéo via @kinlinglo pic.twitter.com/pVJa2RL6Pj
Nel mirino delle proteste c'è il progetto di legge sull'estradizione sospeso dal governo dell'ex colonia britannica, ma anche la denuncia di una più ampia erosione delle libertà nel territorio semi-autonomo cinese.
I disordini sono scoppiati dopo che un gruppo di manifestanti vestiti di nero ha sfondato un cordone di polizia e ha lanciato uova contro l'ufficio di collegamento con il governo cinese, tracciando scritte di insulti con le bombolette spray.
Per Hong Kong si è trattato della settima domenica consecutiva di proteste contro il governo filo-pechinese, in quella che è la più grande contestazione da quando l'ex colonia britannica è tornata alla Cina, 22 anni fa. I cortei erano iniziati il 9 giugno per chiedere il ritiro del progetto di legge che mirava ad autorizzare le estradizioni verso la Cina, ora sospeso, ma ormai si è trasformata in una campagna per preservare le conquiste democratiche e le libertà, in particolare la libertà di espressione e l'indipendenza della giustizia, di cui gode il territorio semi-autonomo cinese.
I dimostranti chiedono le dimissioni del capo dell'esecutivo di Hong Kong, Carrie Lam, che Pechino sostiene, nonché il ritiro totale del testo sulle estradizioni, un'indagine indipendente su presunte violenze di polizia e l'amnistia delle persone arrestate. Chiedono inoltre nuove elezioni a suffragio universale per scegliere un nuovo capo del governo locale.