Il Time ha incoronato Greta Thunberg come persona dell'anno 2019. L'attivista svedese, 16 anni, è diventata famosa in tutto il mondo per la sua campagna di lotta ai cambiamenti climatici.
E nella lotta ai cambiamenti climatici "c'è speranza, ma non viene dai governi, né dalle aziende", ma dalla società e dalle persone, che "sono quelle che iniziano a svegliarsi" e guidano la lotta contro questa emergenza, ha detto oggi Thunberg rivolgendosi alla sessione plenaria del vertice sul Clima, Cop 25, in corso a Madrid.
Nella sessione, la 16enne divenuta volto globale della lotta al cambiamento climatico, è stata accompagnata da centinaia di giovani che hanno applaudito con emozione i messaggi che ha trasmesso ai leader del mondo.
"Non c'è alcun senso di panico tra i nostri leader, perché se ci fosse avrebbero cambiato loro comportamento", ha affermato Thunberg, prima di chiedere "come possiamo fare per fare pressione, specialmente sui leader?".
Fra "sole tre settimane inizia un nuovo decennio che definirà il nostro futuro - ha sottolineato - e sono necessarie soluzioni olistiche, coinvolgendo tutti gli attori del cambiamento climatico, per affrontare questo problema". I Paesi ricchi sono "i primi" che devono fare "la loro parte" nella lotta contro l'emergenza climatica e "raggiungere le prime a zero emissioni", ha aggiunto. Solo così i poveri potranno successivamente farlo, poiché nella questione del cambiamento climatico "non c'è equità tra tutte le nazioni.