L’eredità della regina del soul Aretha Franklin, scomparsa il 16 agosto di un anno fa, rischia di diventare un giallo dalle sequenze avvincenti. Quattro figli, Clarence, Edward, Theodore White II e Kecalf, due diversi testamenti e un nodo intricato intorno alla faccenda. Il primo scritto lasciato ai posteri dalla cantante risulta datato 2010 e includeva anche la nipote Sabrina Owen e il figlio Theodore White II, avuto quando ancora giovane. Il secondo, che invece accanto alla firma porta una data del 2014, è stato casualmente rinvenuto poco tempo fa tra i cuscini di un divano di casa Franklin.
Questa versione aggiornata del testamento riporterebbe la volontà dell’interprete di evergreen come “Think” e “Respect” di affidare la gestione del suo patrimonio, che si aggirerebbe intorno agli 80 milioni di dollari, attualmente nelle mani di una società che vede a capo la nipote Sabrina Owen, al figlio Kecalf. A seguito del ritrovamento si è messa in moto la macchina degli avvocati, quelli che al momento seguono la società che gestisce il patrimonio hanno manifestato immediatamente forti dubbi riguardo i contenuti del famigerato testamento, non solo per la sospetta tempistica del ritrovamento, nonché naturalmente, per il luogo dove quel testamento è stato ritrovato, ma anche per certi cambiamenti radicali nelle scelte dell’artista prima di andarsene e dei non meglio precisati investimenti in immobili effettuati dopo la morte che sarebbero stati giudicati piuttosto sospetti.
Sabrina e Theodore White II infatti risultano totalmente estromessi dai benefici dell’eredità della Franklin. Dubbi che hanno convinto anche Jennifer Callaghan, giudice di Oakland County, che ha autorizzato una perizia calligrafica sul secondo testamento. Una scelta che ha fatto saltare sulla sedia Kefalc. che in un primo momento ha fortemente contestato la scelta, ma poi ha deciso di combattere la battaglia ingaggiando Erich Speckin, per verificare che quella del secondo testamento sia effettivamente la calligrafia di Aretha.
Dagli uffici legali della Owen trapela l’indiscrezione secondo la quale il figlio Kefalc non sarebbe assolutamente in grado di gestire il denaro lasciato in eredità dalla leggendaria cantante. Ma il giudice Callaghan vuole approfondire la faccenda così la scelta non verrà revocata e nel frattempo la gestione del patrimonio Franklin è stata messa nelle mani del tribunale.