Xi annuncia misure "più risolute" per combattere il coronavirus

Xi annuncia misure "più risolute" per combattere il coronavirus

La situazione in Cina "rimane molto grave" dice il Presidente. Fuori dal Paese i casi di contagio sono 'solo' 438

Coronavirus Xi misure risolute

Xi Jinping visita un centro di monitoraggio del coronavirus

La situazione in Cina "rimane molto grave" e occorrono "ferma fiducia, forte determinazione e misure più risolute" per vincere la "guerra del popolo" contro l'epidemia di coronavirus, che ha provocato oltre 40 mila contagi accertati e più di 900 morti nel Paese.

Lo ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, citato oggi dall'agenzia Xinhua, durante la visita di ispezione a un centro per la prevenzione e il controllo dell'epidemia a Pechino, dove è apparso in pubblico con la mascherina protettiva sul volto e si è fatto riprendere durante lo screening della temperatura corporea.

Xi è stato in visita anche all'ospedale Ditan, una delle strutture di Pechino adibite alla cura dei malati di polmonite da coronavirus, dove ha indossato il camice bianco e si è collegato in video-chiamata con i medici e il personale sanitario degli ospedali di Wuhan, la città da cui si è diffusa l'epidemia. 

Sono 908 i morti da coronavirus in Cina, 97 deceduti nelle ultime ventiquattro ore (domenica è stata la giornata che ha fatto registrare il maggior numero di vittime). I dati sono quelli diffusi da Pechino alla mezzanotte di domenica. Delle 97 vittime registrate nelle ultime ventiquattr'ore, 91 erano nella provincia dell'Hubei, di cui è capoluogo Wuhan, che rimane l'epicentro dell'epidemia ed è in quarantena dallo scorso 23 gennaio.

I contagi sono oltre 40 mila, 40.171 per la precisione. Tra costoro, i casi gravi sono 6.500 e quelli guariti e già dimessi dall'ospedale sono 3.281. A questo proposito, il portavoce della Commissione nazionale della sanità, Mi Feng, ha fatto notare che il tasso di recupero dalla nuova polmonite al momento è dell'8,2%, rispetto all'1,3 del 27 gennaio.

La Commissione cinese ha segnalato anche di aver tracciato le condizioni sanitarie di 399.487 persone che sono stati a stretto contatto con i contagiati; e di questi 187.519 sono ancora sotto osservazione.

Il ministero degli Esteri ha infine specificato che a 27 cittadini stranieri è stato diagnosticato il nuovo coronavirus, e di questi tre hanno recuperato, 22 sono ancora sottoposti a cure e due sono deceduti. I morti sono uno statunitense e un giapponese, deceduti rispettivamente il 6 e l'8 febbraio, entrambi nella provincia dell'Hubei. 

Sono 438 in 27 Paesi i casi di coronavirus accertati fuori dalla Cina. Ecco in dettaglio l'elenco.

  • Australia (almeno 15 casi)
  • Belgio (almeno 1 caso)
  • Cambogia (almeno 1 caso)
  • Canada (almeno 7 casi)
  • Finlandia (almeno 1 caso)
  • Francia (almeno 6 casi)
  • Germania (almeno 14 casi)
  • Hong Kong (almeno 38 casi, 1 morto)
  • India (almeno 3 casi)
  • Italia (almeno 3 casi)
  • Giappone (almento 161 casi, compresi 135 su nave in porto)
  • Macao (almeno 10 casi)
  • Malaysia (almeno 17 casi)
  • Nepal (almeno 1 caso)
  • Filippine (almeno 3 casi, 1 morto)
  • Russia (almeno 2 casi)
  • Singapore (almeno 34 casi)
  • Corea del Sud (almeno 27 casi)
  • Spagna (almeno 2 casi)
  • Sri Lanka (almeno 1 caso)
  • Svezia (almeno 1 caso)
  • Taiwan (almeno 18 casi)
  • Thailandia (almeno 32 casi)
  • Emirati Arabi Uniti (almeno 7 casi)
  • Gran Bretagna (almeno 8 casi)
  • Usa (almeno 12 casi)
  • Vietnam (almeno 13 casi).