Così le due Coree torneranno a sedersi a un tavolo

La possibile partecipazione degli atleti di Pyongyang alle Olimpiadi Invernali sudcoreane potrebbe preludere a una distensione di più ampio respiro

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Per la prima volta dopo due anni, la Corea del Nord ha accettato di tornare a sedersi al tavolo con i rappresentanti del Sud: lo farà in una riunione "ad alto livello" che si terrà martedì prossimo per valutare l'eventuale partecipazione degli atleti di Pyongyang alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, in Corea del Sud, a febbraio, ma anche per discutere del miglioramento delle relazioni. È una una prima apertura dopo mesi ad altissima tensione per i test missilistici del Nord. 

La "Casa della Pace"

L'incontro - ha reso noto il governo di Seul - si terrà nel villaggio di Panmunjom, al confine militarizzato inter-coreano. Era stato il Ministero per l'Unificazione sud-coreano dopo le aperture contenute nel discorso di Capodanno del leader nord-coreano, Kim Jong-un a lanciare la proposta di colloqui di alto livello tra le due Coree. Il ministero sudcoreano ha riferito di aver ricevuto un fax da Ri Son-Gwon, capo del Comitato nordcoreano per la pacifica riunificazione della Corea, con poche ma chiare parole: "Andremo alla Casa della Pace a Panmunjom il 9 gennaio". La "Casa della Pace" è un edificio sudcoreano situato a sud di Panmunjom, dove le truppe di entrambe le parti si fronteggiano lungo la Zona Demilitarizzata, la linea di demarcazione in cemento che è una delle frontiere piu' armate al mondo. Il governo di Seul ha aggiunto che i negoziati si concentreranno principalmente sui Giochi invernali ma anche sulla "questione del miglioramento delle relazioni inter-coreane".

E Washington e Seul rimandano le manovre congiunte

I due Paesi, che tecnicamente sono in guerra da 65 anni, non avevano colloqui dal dicembre 2015. Il tavolo è stato confermato a poche ore dalla decisione di Corea del Sud e Stati Uniti di rinviare gli esercizi militari annuali congiunti a dopo le Olimpiadi Invernali. Una sorta di 'tregua' olimpica, decisa su iniziativa sud-coreana durante un colloquio telefonico di 30 minuti tra il presidente Usa, Donald Trump, e il collega sud-coreano, Moon Jae-in. Da sempre fautore del dialogo nonostante le provocazioni di Pyongyang, il presidente sudcoreano è l'uomo che cerca di trovare una via pacifica alla soluzione della crisi nordcoreana. Seul aveva chiesto già alla fine dell'anno a Washington di valutare il rinvio delle esercitazioni per evitare che Pyongyang rispondesse con un nuovo test missilistico. Adesso, il rinvio: il segretario alla Difesa americano, Jim Mattis ha insistito che è dovuto piu' a ragioni pratiche che politiche, riferendosi all'importanza dei Giochi per l'industria del turismo in Corea del Sud, e ha assicurato che Washington non ridurrà la pressione su Pyongyang in altre aree. Il rinvio comunque c'è stato. Mattis ha anticipato che le esercitazioni potrebbero aver luogo dopo le Paralimpiadi, che si concluderanno il 18 marzo. Le manovre congiunte si potrebbero tenere dal 23 aprile al 3 maggio prossimo.

Concordata la composizione delle delegazioni

Le due Coree hanno concordato la composizione delle rispettive delegazioni che martedì parteciperanno al primo incontro ad alto livello tra i due paesi in più di due anni. La delegazione nordcoreana sarà composta da cinque membri e presieduta da Ri Son-gwon, che dirige il Comitato per la Riunificazione pacifica della Corea nel suo paese, ha riferito il Ministero per l'unificazione della Corea del Sud. Seul ha proposto sabato di inviare una delegazione guidata dal ministro dell'unificazione Cho Myoung-gyon, che consisterebbe di quattro altre persone, due vice ministri dell'Unificazione e due vice ministri dello sport.



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