Cosa fare a Bruxelles se sei un presidente (catalano) in esilio

Il quotidiano Le Soir ha pensato un vademecum ad hoc in 3 lingue, segnalando le otto cose assolutamente da fare

Cosa fare a Bruxelles se sei un presidente (catalano) in esilio
 LLUIS GENE / AFP
 Carles Puigdemont

Cosa fa un catalano a Bruxelles? Forse non sarà questo il primo pensiero di Carles Puigdemont, deposto presidente della Catalogna, rifugiatosi nella capitale belga la settimana scorsa e finito nel mirino di un mandato di cattura europeo che potrebbe portarlo presto in carcere. Ma è l’idea venuta al quotidiano Le Soir che ha pensato un vademecum ad hoc, segnalando le otto cose assolutamente da fare.

Si comincia con un bicchiere di vino sulla Grand Place in onore del re spagnolo Felipe VI, ricordando quel 5 giugno 1568 quando, su quella stessa piazza, il predecessore Filippo II fece decapitare i Conti d’Egmont e di Hornes per essersi battuti per l’indipendenza delle Fiandre dalla Spagna. Si passa poi a meditare sul futuro dell’Ue recandosi al Mini-Europe, il parco di divertimenti ai piedi dell’Atomium, simbolo della città, che contiene la riproduzione - in scala - dei monumenti più belli del Vecchio Continente. 

Cosa fare a Bruxelles se sei un presidente (catalano) in esilio
COLIN Matthieu / hemis.fr / Hemis
 Il parco divertimenti Europa in miniatura

E per non dimenticarsi del destino (probabilmente) imminente, non si può evitare un giro all’Hotel Amigo, per farsi un’idea di come sono le carceri a cinque stelle spagnole. Non solo turismo, ma anche cultura: l’appuntamento è per il 19 novembre all’Istituto Cervantes per la conferenza su “L’armata spagnola e il cammino delle Fiandre”. Restando sul terreno culturale, la fermata successiva è al Museo Horta, dedicato alla vita e ai lavori dell’artista belga Victor Horta, i cui stupendi interni Art Nouveau ricordano Gaudì, geniale architetto catalano. 

Cosa fare a Bruxelles se sei un presidente (catalano) in esilio
Guy BOUCHET / Photononstop 
 Un interno disegnato da Victor Horta

Se per allora Puigdemont sarà ancora a piede libero, il 10 novembre allo stadio Re Baldovino c’è l’amichevole Belgio-Messico: quale occasione migliore per prendere lezioni di comunicazione e strategia da un catalano che se ne intende come Roberto Martinez, ct della nazionale belga, i Diavoli Rossi?

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VIRGINIE LEFOUR / BELGA MAG / BELGA
 Il ct del Belgio, Roberto Martinez

Intanto, c’è la tappa a Place d’Espagne, sotto le statue di Don Quichotte e Sancho Panza, a sognare di sconfiggere Madrid. Sognare a pancia vuota, però, resta difficile quindi il consiglio è di scappare a Waterloo per assaporare gusti e profumi di casa, provando la migliore cucina catalana in Belgio a L’Accent Catalan.

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CHRISTOPHE SIMON / AFP
 La statua di Don Quijote e Sancho Panza a Madrid


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