È giusto conservare una campana anche se sulla sua superficie sono incise una svastica e una citazione di Hitler? Secondo i 700 abitanti di Herxheim am Berg, paesino tedesco non distante dal confine francese, sì.
Il consiglio parrocchiale ha deciso che la 'reliquia', che recita “tutti per la patria”, è un simbolo per ricordare “la violenza e le ingiustizie” perpetrate dalla dittatura nazista. Un voto democratico (10-3) che non ha convinto tutti e che ha aperto una vera discussione sulla conservazione dei beni relativi a uno dei periodi più bui della Germania e dell’Europa.
La campana di Hitler
Fino a poco tempo la campana di bronzo suonava, precisa, scandendo le attività del borgo. Ogni quindici minuti, puntuale. Ma dallo scorso settembre è stata messa a tacere in attesa di una decisione definitiva. Una decisione per nulla facile da prendere.
Anche perché è collocata all’interno del campanile di una delle chiese più antiche della regione, costruita più di mille anni fa. Secondo quanto racconta la BBC, è stato un vecchio organista a denunciare la particolarità dell’oggetto, causando le reazioni di chi, sotto quel suono, si è sposato o ha battezzato i propri figli.
Da una parte si sono così schierati quelli che già immaginavano i danni d’immagine e la reputazione negativa che la storia avrebbe portato all’intera comunità. Una città che, già in passato, era salita agli onori delle cronache per motivi legati all’immigrazione e all’accoglienza (Wall Street Journal). Ma dall’altra parte c’è anche chi sottolineava come cancellare i simboli del passato, seppur così negativi, volesse dire cancellare un parte della Storia della stessa Herxheim am Berg.
Le dimissioni del Sindaco
Non si tratta di una faccenda da poco. L’ex Sindaco del paese ha dovuto rassegnare le dimissioni e abbandonare la carica per aver difeso, con alcuni commenti un po’ ambigui, non solo la campana ma anche il regime.
Il suo successore, Georg Welker, ha avallato i risultati della votazione che è stata presa dal consiglio anche dopo aver sentito il parere di esperti che avevano confermato il valore storico dell’oggetto. Non è stata accettata, quindi, la proposta dei vertici della chiesa ortodossa della regione che si erano offerti di prendere in carico le spese relative alla sostituzione e all’eliminazione.
Secondo l’agenzia Deutsche Presse-Agentur, del resto, molti concittadini hanno applaudito la decisione presa. Così, tra pochi giorni, la “Campana di Hitler” tornerà a far sentire la sua voce sperando, però, che gli echi del passato non si propaghino troppo.