"Mi dispiace mamma. Il mio viaggio all'estero è fallito. Mamma, ti amo così tanto! Sto morendo, non riesco a respirare": è l'ultimo angosciante messaggio di Pham Thi Tra My, una ragazza vietnamita di 26 anni, inviato alla madre via Sms - alle 4:28 locali, ore 21:28 in Gran Bretagna - dall'interno del container dell'orrore, trovato non molto tempo dopo nell'Est di Londra, a Essex, con a bordo 39 corpi di migranti, quasi certamente morti soffocati, forse congelati. E, come riferisce la stessa famiglia della giovane, è quasi certo che anche My si trovasse sul camion della morte.
Aveva lasciato il Vietnam il 3 ottobre. È la sorella a raccontare che la madre ha ricevuto il suo messaggio poche ore prima che il camion fosse intercettato in Gran Bretagna. Pham Manh Cuong, fratello della ragazza, parlando con l'Afp, ha confermato che gli Sms sono autentici.
Salgono a 4 le persone arrestate
Una tragedia per molti aspetti ancora da chiarire, che ha profondamente scosso il Regno Unito, ma non solo, mentre la polizia britannica ha arrestato una quarta persona ritenuta coinvolta nella strage dei 39 migranti: si tratta di un 48enne originario dell'Irlanda del nord, sospettato di associazione a delinquere, traffico di essere umani e omicidio colposo. Poche ore prima erano finite in in manette anche altre due persone, un uomo e una donna, ambedue di 38 anni, intercettati dalle forze dell'ordine a Warrington, nell'Inghilterra del Nord: a quanto scrive il Guardian, i due sarebbero marito e moglie.
L'autista del camion è stato incriminato per omicidio colposo. Il 25enne nordirlandese Maurice Robinson, spiega la polizia, dovrà rispondere anche di "traffico di esseri umani, immigrazione illegale e riciclaggio di denaro".
I cadaveri erano stati scoperti nel container del camion nel parco industriale di Waterglade, nella località Grays, nei pressi di di Essex. Giovedì le autorità avevano affermato che le vittime fossero tutte provenienti dalla Cina: di ora in ora sembra emergere che molti dei migranti trovati senza vita provenissero dal Vietnam.
Secondo la Reuters, l'ambasciata di Hanoi a Londra ha già ricevuto molte richieste di informazioni da famiglie vietnamite che vogliono sapere se anche loro congiunti si trovavano su quel tir. Ed è un fatto che l'identità delle vittime non sia ancora stata definitivamente chiarita: l'unica cosa che si sa, è che sono 31 uomini e 8 donne. Giovedì sono stati trasferiti un obitorio della capitale britannica, mentre è stata disposta un'autopsia, per far luce sulle cause della morte: allo stato attuale non ci sono conferme ufficiali, ma tra le ipotesi vi è anche quella che i 39 migranti siano morti congelati.
"È la più grande indagine che la polizia di Essex abbia mai affrontato. Ci vorrà del tempo prima che possa essere conclusa", ha detto il responsabile locale delle forze dell'ordine, Ben-Julian Harrington. L'ambasciata cinese ha fatto sapere di aver mandato propri rappresentanti ad Essex per conferire con la polizia, questo mentre una portavoce del ministero degli Esteri di Pechino ha sottolineato che il caso obbliga a concentrarsi sul tema dell'immigrazione illegale: "Speriamo che la Gran Bretagna confermi più rapidamente possibile l'identità delle vittime e punisca nel modo più severo i criminali colpevoli di questo delitto". C'e' un precedente particolarmente doloroso per la Cina: nel 2000 furono scoperti i cadaveri di 58 cittadini cinesi in un camion adibito al trasporto di pomodori nel porto di Dover.
La reazione della Cina
Nella Repubblica popolare cinese la notizia dei 39 morti di Essex ha provocato una grande ondata di emozione e shock: "Mi tremano le mani, non posso credere che sia vero", ha scritto su Weibo una donna che si firma Yang-Yu-Ting. A quando scrive il Global Times di Pechino, la notizia della scoperta del tir della morte è stata cliccata su Weibo, il Twitter cinese, oltre 600 milioni di volte, collezionando più di 149 mila commenti. Uno degli utenti si chiede: "Davvero qualcuno deve ancora emigrare illegalmente dalla Cina?".
Anche fonti di sicurezza vietnamite, contattate dall'Afp a condizione di anonimato, hanno affermato che "vi è la possibilità che vi siano cittadini del Vietnam tra le vittime. Siamo lavorando a stretto contatto con agenzie importanti sia nel nostro Paese che nel Regno Unito".
La Gran Bretagna è una destinazione molto gettonata per i migranti vietnamiti, spesso in arrivo illegalmente attraverso l'Europa dell'est. Molti finiscono in serre in cui si coltiva illegalmente la cannabis oppure in presunti manicure. Pham Thi Tra My veniva dalla provincia di Ha Tinh, una provincia costiera impoverita drasticamente dopo una devastante moria di pesci nel 2016. Molti si sono messi in viaggio da quella zona remota del Vietnam, sperando in una vita migliore. My, nel suo viaggio della speranza, ha trovato la morte in un gelido container, insieme ad altre 38 persone.