Nel 2019 la polizia di Rio ha ucciso 5 persone al giorno
Rappresenta un record negli ultimi 30 anni e segue la linea di Bolsonaro che aveva promesso di "far morire i criminali per strada come scarafaggi"

Primato negativo per la polizia brasiliana che nel 2019 ha ucciso 1.810 persone a Rio de Janeiro, una media di cinque al giorno, il 18% in più rispetto al 2018 e record assoluto dal 1998, anno di lancio delle statistiche ufficiali. Un dato che fa scalpore e rilancia le polemiche sul pugno duro delle forze di polizia per arginare violenza e delinquenza nella città.
A firmare un assegno in bianco nella lotta all'insicurezza e' stato lo stesso presidente di estrema destra, Jair Bolsonaro, con l'obiettivo dichiarato di "far morire i criminali per strada come scarafaggi". Un linea attuata con diligenza dal governatore Wilson Witzel, in carica anche lui nel gennaio 2019. Witzel ha promesso di "scavare fosse in cui seppellire i criminali e mandare al macello ogni sospettato armato".
Un crescente numero di blitz è stato messo a segno da agenti equipaggiati con armi pesanti e cecchini a bordo di elicotteri per scovare criminali in aree densamente popolate. Nel riferire i dati ufficiali, il governo dello Stato di Rio ha annunciato che nel 2019 è stato così raggiunto il numero più basso di omicidi dal 1991, con un totale di 3.995 uccisioni. Una tendenza al ribasso riscontrata anche nel resto del Paese, con un calo del numero di omicidi del 20% durante i primi nove mesi del 2019.
Il governatore Witzel, ex giudice e marinaio che ambisce a candidarsi alle presidenziali, va fiero del risultato e si è complimentato su Twitter con i poliziotti "per i passi positivi registrati mese dopo mese". Per i vertici dello Stato e della polizia, la maggior parte delle vittime erano uomini armati morti in scontri con gli agenti.
Una versione dei fatti contestata da difensori dei diritti umani che denunciano la morte di innocenti, colpiti per errore o sotto il fuoco incrociato, e diversi casi di esecuzioni extragiudiziali, come quello della piccola Agatha Felix, la bimba di 8 anni uccisa dalla polizia a settembre scorso nella favela Complexo Alemao. La maggior parte delle volte a trovare la morte sono cittadini neri e molto poveri, ma raramente gli agenti di polizia responsabili vengono identificati e condannati.
Lo scorso anno la parlamentare di opposizione, Renata Souza, capo della commissione per i diritti umani all'assemblea di Rio ha chiesto alle Nazioni Unite di aprire un'indagine sulle operazioni di polizia. L'Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha espresso preoccupazione per l'alto numero di omicidi causati dalla polizia.
Un dato che potrebbe ulteriormente crescere se il presidente Bolsonaro dovesse riuscire a far approvare una riforma che metterebbe gli agenti di polizia a riparo di un processo nei casi in cui sospetti vengono uccisi. Per alcuni analisti citati dai media locali il calo del numero di omicidi e di episodi di violenza è anche il risultato di tregue tra bande criminali, trasferimenti di esponenti delle gang in prigioni più sicure, strategie di sicurezza più efficaci e ripresa economica dopo anni di crisi.
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