Boris Johnson, tra i più accreditati successori della premier britannica Theresa May, è stato convocato in tribunale, per rispondere delle accuse di condotta scorretta, mentre ricopriva una carica pubblica, legata alle sue dichiarazioni durante la campagna per il referendum sulla Brexit. Johnson, quando era sindaco di Londra, per perorare l'uscita dall'Ue aveva affermato che il Regno Unito inviava a Bruxelles 350 milioni di sterline a settimana (più del doppio del contributo netto reale).
A denunciare Johnson è stato Marcus Ball, 29 anni, che ha raccolto 200 mila sterline in una campagna di crowdfunding per finanziare la causa contro il politico conservatore, il quale - a suo dire - ha "detto menzogne" e ingannato gli elettori, sia durante la campagna referendaria del 2016, che nelle elezioni generali del 2017.