Blockbuster ha chiuso a Polo Nord (sì, ce n'è  ancora qualcuno aperto)
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Blockbuster ha chiuso a Polo Nord (sì, ce n'è  ancora qualcuno aperto)

Blockbuster ha chiuso a Polo Nord (sì, ce n'è ancora qualcuno aperto)

 Il negozio Blockbuster di North Pole in Alaska
 Facebook -  Il negozio Blockbuster di North Pole in Alaska
Blockbuster ha chiuso anche a Polo Nord. No, non è un refuso: non è il polo geografico, ma la città di North Pole, in Alaska, chiamata così nel 1944 dagli speculatori edilizi che speravano di attirare investimenti per una fabbrica di giocattoli. La fabbrica non è mai stata costruita, ma ogni anno arrivano decine di migliaia di letterine indirizzate a Babbo Natale alle quali risponde con solerzia un gruppo di volontari. Gli stessi che, riposti penna e calamaio, si mettono sul divano a guardare un film, perché in un posto in cui in inverno la temperatura sta fissa a -20 c'è poco altro da fare. E a questo doveva il suo successo il negozio di Blockbuster locale che, secondo quanto riporta SkyNews, ha messo in svendita il catalogo di dvd e annunciato la prossima chiusura.
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Quello che molti di voi si staranno ancora chiedendo è: ma Blockbuster non aveva già chiuso da un pezzo? Negli Usa erano rimasti sei punti vendita: 4 in Alaska e due in Oregon. In Italia sono 19, ma ora si chiamano 'Blockbuster Village', una rete nata dagli ex franchisee alla chiusura della catena americana, quando la maggior parte degli imprenditori affiliati alla storica Blockbuster decisero di continuare l’attività nei propri punti vendita unendosi tra loro.
Ma in America le cose stanno andando in un altro modo e non a caso gli ultimi punti di noleggi resistono in posti in cui la connessione Internet è troppo lenta per sostenere lo streaming video.
"Kelli e la sua squadra hanno fatto un lavoro fenomenale e ci mancheranno moltissimo", si legge sulla pagina Facebook di Blockbuster Alaska "Grazie MOLTE North Pole per i tuoi anni di supporto." I media locali hanno riferito che circa 40 persone si sono riunite davanti al negozio nel primo giorno della svendita, sia nella speranza di fare qualche affare che per mostrare la loro gratitudine a quella che era ormai una istituzione locale. Nonostante questi il direttore Kevin Daymude ha detto che il fedele zoccolo duro di clienti del negozio non era abbastanza persone per mantenere in piedi la baracca. Tre dei restanti Blockbuster negli Stati Uniti hanno chiuso quest'anno, tra cui un altro negozio in Alaska, a Wasilla, e uno in Texas. Ora restano solo sei negozi attivi negli Usa: quattro sono in Alaska, inclusi due nella città più grande dello stato, Anchorage, e altri due in Oregon.
Al suo apice Blockbuster aveva 9.000 negozi negli Stati Uniti, con 6 miliardi di dollari di entrate annuali e nel 1989 veniva aperto un nuovo negozio aperto ogni 17 ore nel 1989. Ma la crescita di Netflix e di altre tecnologie di streaming video si è rivelata letale per la catena e il suo marchio distintivo giallo e blu è ora associato alla nostalgia per le serate degli anni '90 quando per guardare un film bisognava per forza alzarsi dal divano.
Babbo Natale, una autentica celebrità locale a North Pole, ha scritto su Facebook si essere triste per la chiusura di Blockbuster.
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