Pechino, 7 aprile - Le case editrici e le nuove organizzazioniorientate al mercato hanno fissato una scadenza, da uno a dueanni, per la loro trasformazione in potenti colossicommerciali. Secondo il China General Administration of Pressand Publication (GAPP), le case editrici di libri e prodottielettronici a livello locale e scolastico completeranno lariforma entro quest'anno, mentre le case editrici a livellocentrale e ministeriale la termineranno entro il prossimo. Iquotidiani e le riviste, al servizio dell'interesse pubblico,rinnoveranno le loro strutture ma non saranno oggetto dellaforza travolgente del mercato. La maggior parte delle nuoveorganizzazioni e delle case editrici sono affiliate al governoa vari livelli. Le nuove direttive promettono un supportopolitico ai giganti mediatici che pubblicano quotidiani eriviste oltremare e riconoscono per la prima volta le caseeditrici private. Queste ultime hanno firmato contratti conmolti scrittori e pubblicano la maggior parte dei bestsellerusando codici numerici - un permesso di pubblicazione - dellecase editrici statali. Zhou Weihua, professore della scuola digiornalismo alla Renmin University of China, ha dichiarato: "ledirettive serviranno come impeto per lo sviluppo del settoreeditoriale". Secondo Zhou, le case editrici dovrebberosfruttare le risorse di mercato per progredire ulteriormente:"circa sei o sette colossi editoriali saranno istituiti fra treo cinque anni per competere a livello globale". Inoltre, siprevedono altre misure da realizzare: la ristrutturazione diquattro case editrici no-profit quali la People's Press,l'Ethnic Minority Press, la Tibetan Studies Press e la BraillePress; l'impegno delle case editrici e delle organizzazionimediatiche a pubblicare giornali e riviste, o eventualmente aistituire filiali oltreoceano, attraverso joint venture;infine, la trasformazione delle maggiori imprese editoriali emediatiche che dovranno diventare pubbliche.