Roma, 17 ott. - Una squadra di "assoluta eccellenza", guidata da Miao Xiaotang, Presidente della CFCC, la società pubblica per lo sviluppo delle coproduzioni, e composta da una dozzina di operatori-chiave del mercato audiovisivo cinese, sarà protagonista della seconda edizione del CHINA DAY in programma al Mercato del Festival di Roma sabato e domenica prossimi, come si legge in un comunicato trasmesso dall' Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive (Anica). Organizzato da Anica insieme a The Business Street e ITA (Italian Trade Agency) per il Ministero dello Sviluppo e in accordo con il Ministero dei Beni Culturali, il CHINA DAY conclude anche quest'anno un percorso costante di avvicinamento tra le due cinematografie, pensato nella chiave dello scambio di contenuti, di imprenditorialità aziendale, di reali coproduzioni per tutto il mercato audiovisivo, che attualmente riceve in Cina un'impressionante accelerazione sia in chiave di box office domestico che di vivace internazionalizzazione.
A questa domanda di apertura verso i mercati europei, l'industria italiana adesso risponde con ben 18 progetti di coproduzione (esplicitamente mirati alla cultura e al mercato cinese) che vengono presentati alla delegazione asiatica nel corso dei "pitch" in programma Sabato 18 ottobre a The Business Street. C'è spazio per la narrazione classica, per i generi popolari, il documentario, il disegno animato, la fiction. Domenica 19 invece, alla Casa del Cinema, è in programma un Forum Italo-Cinese organizzato in collaborazione con la Fondazione Italia Cina e dedicato al tema di fondo del CHINA DAY: nell'era delle piattaforme digitali, del trionfo del multiplex, dei canali satellitari specializzati, la coproduzione sarà la chiave adatta per aprire la cassaforte della Cina, il più innovativo mercato mondiale di contenuti audiovisivi, secondo per fatturato nel mondo, appena dopo gli Stati Uniti?
Ad aprire i lavori del Forum saranno il Presidente di Anica, Riccardo Tozzi, il Presidente dell'Istituto per il Commercio Estero, Riccardo Monti, e il Direttore Generale per il Cinema, Nicola Borrelli. Le conclusioni saranno invece affidate al Presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti. Tra i players cinesi che sono venuti appositamente a Roma per il CHINA DAY ci sono autentici colossi dell'industria come il Bona Group (produzione e distribuzione) con il vice-presidente Jeffrey Chan, lo studio-system dell'era internet 2.0 Le Vision o la piattaforma digitale iQIYI che presto aprirà uno spazio dedicato al cinema italiano; alcuni dei più dinamici gruppi produttivi attivi a Pechino come Road Pictures e Shanghai Film Group; protagonisti storici della produzione di qualità a Hong Kong (Stephen Lam) come a Taiwan (Du Yuling) o a Pechino (Shan Dongbing) e gruppi produttivi specialmente legati alle serie televisive che sempre più spesso cercano in Italia nuove location per un pubblico cinese che impara ad apprezzare il "Belpaese".
Il Progetto Cina organizzato da Anica insieme a tutte le maggiori componenti del cinema italiano, è stato lanciato nel 2013 e in un solo anno, anche grazie all'attività di un apposito Desk aperto a Pechino coordinato da Andrea Cicini, ha portato l'Italia nel ristretto gruppo dei partner privilegiati dell'industria cinese, anche grazie all'approvazione delle Norme Attuative proposte dalla Direzione Cinema del Ministero al Film Bureau cinese e che oggi rendono finalmente operativo il Trattato di Coproduzione tra i due paesi.
17 ottobre 2014