AUTHORITY BANCARIA PIANIFICA STRESS TEST

di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 4 apr. - La China Banking Regulatory Commission, authority cinese del settore bancario, condurrà stress test sulle banche a base regionale e nazionale per rassicurare i risparmiatori sulla solvibilità dei propri istituti di credito. Lo scrive il quotidiano finanziario Shanghai Securities News, che cita la stessa CBRC. I test verranno condotti "in maniera ordinata per analizzare l'impatto di situazioni sfavorevoli su singole banche e sul sistema bancario e per incoraggiare le istituzioni finanziarie a creare piani di emergenza" spiega il quotidiano.

La notizia della decisione di condurre stress test sulle banche cinesi arriva a poche ore dal rapporto di Standard & Poor's sull'economia cinese. Le maggiori banche del Drago, scrive l'agenzia di rating, hanno gli strumenti per affrontare il rallentamento dei rendimenti nel 2013, e non ci saranno sostanziali cambiamenti nella solvibilità degli istituti di credito. S&P avverte, però, che la qualità del credito continuerà a peggiorare nel corso del 2014. "Le banche hanno sufficiente redditività e coperture finanziarie per resistere a un possibile culmine nelle perdite", scrive l'agenzia di rating nel suo rapporto, affermando che i risultati delle maggiori banche sono "in linea con le nostre aspettative". Situazione più complicata, invece, almeno per i prossimi due o tre anni, per le industrie che soffrono di sovrapproduzione, come le acciaierie, che vedranno crescere i prestiti in sofferenza. Outlook stabile per la Cina anche da Fitch, che classifica il rating del Paese come A+. Il debito del governo, scrive Fitch nel rapporto di oggi, copre il 53% del prodotto interno lordo, mentre il livello di finanziamenti aggregati nell'economia cinese è pari al 217% del pil.

L'erogazione del credito in Cina è cambiata negli ultimi mesi, durante i quali si è assistito al primo caso di insolvenza di un corporate bond, quello della Chaori Solar di Shanghai, gruppo attivo nel fotovoltaico, e al salvataggio in extremis di China Credit Trust, evitando un default da tre miliardi di yuan, a gennaio scorso, e il rischio di un effetto domino. La scorsa settimana, i risparmiatori di un piccolo centro nella provincia dello Zhejiang, Yancheng, avevano fatto lunghe file di fronte agli sportelli di una banca locale, la Zhejiang Sheyang, Rural Commercial bank, dopo che si erano diffuse le voci di un prestito da 200mila yuan, circa 24mila euro, non concesso a un cliente. Per rassicurare i risparmiatori gli impiegati della banca avevano anche esibito mazzette di banconote allo sportello e in un messaggio avevano dichiarato che la banca disponeva di liquidità sufficiente per proteggere gli investimenti.

La situazione all'interno del settore bancario, secondo un sondaggio condotto dagli analisti di Reuters, e pubblicato settimana scorsa, sarebbe molto cambiata negli ultimi mesi, con le banche che concedono alle aziende prestiti di entità inferiore al passato e a interessi più elevati. Secondo i dati relativi agli ultimi tre mesi del 2013, il livello dei prestiti in sofferenza delle banche cinesi ammonta all'1%, il livello più alto degli ultimi due anni. "Le banche dovrebbero studiare le situazioni di rischio nelle regioni chiave, e concentrarsi su certe industrie e su alcuni clienti importanti" spiega la CBRC. Particolare attenzione nel corso degli stress test verrà data al sistema bancario ombra, spiega l'authority del settore bancario cinese, e al "trasferimento di rischio tra banche e altri istituti di credito". La CBRC non rivela le modalità con cui verranno condotti gli stress test, né se verranno presi in esame singoli casi o i vari settori in generale, sia su scala regionale che nazionale.

4 aprile 2014