Roma, 13 feb. - Pechino ci riprova e per la terza voltasottopone all'Unesco i documenti di Nanchino. Lo riferisce lastampa statale cinese secondo cui il dossier contiene lettere edocumenti sulle settimane di atrocita', violenze sessuali,rapimenti ad opera delle truppe giapponesi nella citta'orientale iniziate nel dicembre del 1937. L'invasione nipponicacosto' la vita a 300mila cinesi, secondo Pechino, sebbene altrestime siano molto piu' basse. Se approvati i documenti sarannoinclusi nel Memory of the World Register dell'Unesco checomprende gia' il Diario di Anna Frank e la Magna Carta. La richiesta da parte cinese arriva nel mezzo del braccio diferro tra Pechino e Tokyo iniziato lo scorso anno con lacontroversia sulla sovranita' delle isole conteseDiaoyu/Senkaku e ravvivato a dicembre dalla visita del premiergiapponese Abe al tempio Yasukuni dove tra i caduti giapponesidella Seconda Guerra Mondiale figurano anche 14 supercriminaliresponsabili delle peggiori atrocita' durante invasionenipponica in Cina. Abe deve ripassare la storia, ha piu' volteammonito Pechino. Poi, a buttare benzina sul fuoco e' arrivatoall'inizio del mese Naoki Hyakuta,un manager della Tv nipponicaNHK dichiarando che il massacro di Nanchino non e' maiavvenuto. .