di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 15 ott. - Una collezione di libri e una raccolta di francobolli. Sono i più tangibili segnali del centenario dalla nascita dell'ex vice premier cinese Xi Zhongxun, che cade oggi, padre dell'attuale presidente, Xi Jinping. Non si tratta di una festa ufficiale, ma il centenario dalla nascita di Xi Zhongxun coincide quasi con il primo anno di suo figlio alla guida del partito Comunista Cinese e dello Stato. "La pubblicazione -scrive la Xinhua- ha lo scopo di commemorare e promuovere i suoi risultati, il suo spirito rivoluzionario e il suo esempio" attraverso oltre duecento tra articoli e altri estratti e un vasto apparato fotografico. Unitosi negli anni Trenta alla guerra di liberazione contro i nazionalisti di Chiang Kai-shek, Xi Zhongxun aveva avuto un ruolo importante nel formare le forze di guerriglia nel nord-ovest del Paese, di cui era originario. Come molti altri leader della prima ora, anche il padre dell'attuale presidente aveva subito l'epurazione politica -nel 1962- e la riabilitazione, dopo la morte di Mao, nel 1978. Con Deng Xiaoping, Xi aveva avuto un ruolo importante nei primi anni delle aperture economiche della Cina quando era a capo del Guangdong, la provincia sud-orientale cinese che tra le prime ha guidato lo sviluppo del Paese. Xi Zhongxun è morto nel 2002, all'età di 89 anni.
A celebrare l'anniversario è stato, all'interno della famiglia, soprattuto il fratello minore di Xi Jinping, Yuanping, che ha ricordato la figura paterna settimana scorsa in un articolo apparso sul China Youth Daily raccontando l'influenza che ha avuto nella sua vita e il ruolo chiave nella costituzione della Zona economica Speciale di Shenzhen, uno dei primi passi verso il socialismo di mercato voluto da Deng. Già mercoledì scorso, Xi Yuanping aveva partecipato a una cerimonia commemorativa del padre nella provincia del Gansu, alla presenza delle maggiori cariche politiche locali. Le cerimonie per ricordare l'anziano leader scomparso nel 2002 si sono succedute nelle scorse settimane anche a Pechino, nello Shaanxi e a Guangzhou, dove si è tenuta una mostra di pittura e calligrafia in suo onore. Per alcune settimane, quella di Xi Zhongxun è stata la figura più venerata nell'olimpo dei rivoluzionari della prima ora, offuscando, in qualche modo, un altro anniversario che ricorre nel 2013: il 120esimo dalla nascita di Mao Zedong, un leader non meno importante del padre per l'attuale presidente, di cui ha reinterpretato la politica della "linea di massa" come tratto principale del suo primo anno al vertice del potere.
"Non credo che questo anniversario cambi molto le cose -afferma ad Agi China 24 Joseph Cheng Yu-shek ordinario di Scienze politiche alla City University di Hong Kong e profondo conoscitore delle elites politiche cinesi- perché Xi Jinping è nella fase di consolidare il potere ma i riformisti sono in disappunto con lui per la mancanza di serie riforme politiche e i revival maoisti. Per molti sembra quasi che lui non sia figlio di Xi Zhongxun, ma piuttosto di Mao Zedong". Se la linea politica sembra ricalcare a tratti quella del grande Timoniere, l'area economica sembra invece più improntata alla riforma. "Il 7% di crescita basterà" aveva detto Xi Jinping settimana scorsa a margine del vertice dei Paesi Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation). Il rallentamento controllato dell'economia, aveva spiegato Xi, è "il risultato delle politiche regolatrici" che il governo sta mettendo in atto. "Xi Jinping sembra essere riluttante a sfidare le rendite di posizione - continua Cheng- e al momento sembra intenzionato da una parte a perseguire la lotta alla corruzione per guadagnare il consenso popolare e dall'altra, a pianificare le riforme economiche". Due figure molto diverse quella di Xi Zhongxun e quella di Mao, di cui l'attuale presidente cinese è intenzionato a raccogliere le eredità.
15 ottobre 2013
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