(AGI) - Chieti, 8 ott. - Non un semplice convegno, ma unincontro operativo in cui gli imprenditori del territorio hannoavuto la possibilita' di confrontarsi sulle caratteristiche ele potenzialita' di un mercato che cresce a ritmi straordinari.E' questa la caratteristica del Forum Cina, organizzato aChieti presso la sede della Camera di Commercio da UniCredit edall'Agenzia di Sviluppo. L'incontro, cui hanno preso parte circa 60 aziendeprovenienti da tutta la regione, e' stato aperto dai saluti diSilvio Di Lorenzo, presidente CCIAA di Chieti, LetiziaScastiglia, presidente Agenzia di Sviluppo e Mario Fiumara,Deputy Regional Manager Region Centro di UniCredit. Durante lagiornata si e' parlato di come investire in Cina: lo scenariodi business e il supporto di UniCredit (intervento di MaurizioBrentegani - General Manager UniCredit Shanghai), dellaCommissione Europea per l'internazionalizzazione delle impresein Cina (intervento di Giovanni Marcantonio - Desk EnterpriseEurope Network Agenzia di Sviluppo) e degli aspetti legali efiscali degli investimenti in Cina (intervento di GiovanniPisacane - Managing Partner Gwa Advisory). A raccontare leproprie esperienze di imprenditori, Gilberto Candeloro - I.m.m.Hydraulics spa - Ottorino La Rocca - Valagro spa. "Conosciamo l'importanza delle nostre esportazioni per lacrescita del nostro paese in un periodo di scarsa domandainterna - dichiara Letizia Scastiglia, presidente Agenzia diSviluppo - Se l'obiettivo del nostro export si chiama Cina,allora la considerazione e' ancora piu' valida. L'aumento delPil pro capite cinese - prosegue la Scastiglia - si concretizzaspesso in una forte domanda di prodotti che provengano per il100% dalle filiere italiane. Per questo abbiamo credutonell'utilita' di questo forum che informa le aziende abruzzesie mette a disposizione delle stesse gli strumenti idonei alfare business in Cina". "La Cina sta entrando in una nuova fasedel consumo interno - commenta Silvio Di Lorenzo - Dopo essereriuscita a mantenere un alto tasso di crescita economica,nonostante la crisi finanziaria globale del 2009, la domandadei consumatori cinesi potrebbe essere soddisfatta dallepiccole e medie imprese abruzzesi, in particolare quelledell'agroalimentare. Per questo motivo - conclude Di Lorenzo -abbiamo condiviso l'iter di questo forum che vede comeobbiettivo del business abruzzese la Cina, un paese che e'entrato nel terzo millennio con il tasso di crescita piu'elevato del mondo". "Quello di oggi - ha spiegato Mario Fiumara, responsabilePublic Sector e Territorial Development Centro Italia diUniCredit - e' un appuntamento importante per le imprese delnostro territorio che vogliono affacciarsi ai mercati cinesi.La Cina, infatti, oggi non e' piu' solo un competitoraggressivo con cui confrontarsi sullo scenario mondiale, marappresenta un'opportunita', un mercato ad alto potenziale disviluppo che conta oltre 1 miliardo di consumatori e registraimportanti tassi di crescita. Le imprese della regione operantinei settori dell'alimentare, del lusso o della moda sono delleeccellenze del Made in Italy che possono imporre propri marchie prodotti sui mercati orientali". La Cina rappresenta oggi un mercato imprescindibile per leimprese che intendono aumentare il proprio giro d'affariattraverso strategie di internazionalizzazione. Il paeseasiatico, infatti, dopo anni caratterizzati da politiche disupporto all'export delle proprie aziende, e' ora orientato aun riequilibrio della propria bilancia commerciale e nonostantequalche segnale di rallentamento, a causa della stagnazione deiconsumi nei Paesi occidentali, mostra tassi di crescita ancoraelevati superiori al 7% nel 2013. Se a cio' si uniscono letendenze riscontrate tra la popolazione cinese ad un aumentogeneralizzato dei redditi e della spesa pro capite eall'occidentalizzazione delle abitudini di consumo, risultanochiare le enormi potenzialita' offerte dal mercato cinese.(AGI).