Roma, 2 ago.- Ji Zhongxin fa mea culpa: l'uomo sulla sedia arotelle che il 20 luglio aveva fatto esplodere un ordignoall'aeroporto di Pechino ha spiegato che non voleva ferirenessuno e chiede il perdono di tutti. Il dispositivo che aveva preparato lui stesso era compostoda polvere esplosiva contenuta nei ciccioli. L'uomo primadell'esplosione aveva allertato le persone nei paraggi, ma luiha perso la mano nell'esplosione. Ji ora e' pentito della suaazione e chiede scusa per aver provocato il panico. Le ragioni del gesto disperato sono personali: l'uomorimase paralizzato nel 2005 dopo uno scontro con le forzedell'ordine avuto nella provincia meridionale del Guangdongdove lavorava come autista di bike-taxi; avvio' una lungabattaglia per far valere i suoi diritti, ma nel 2010 fucostretto ad accettare un risarcimento di centomila yuan (circadodicimila euro, al cambio attuale). Domenica Ji e' stato arrestato dalla procura distrettualedi Chaoyang e ora rischia fino a 10 di carcere per averprovocato l'esplosione. .