di Antonia Cimini
Pechino, 4 giu. - Oggi quattro giugno Pechino si e' svegliata con uncielo grigio, oscuro e minaccioso. "Proprio come quel quattro giugnodell'anno 78 della Repubblica" scrive un utente su Weibo, il Twittercinese, in internet. L'espediente conta gli anni partendo dal 1912,l'anno dell'instaurazione della Repubblica di Sun Yat-sen al crollodell'ultima dinastia imperiale Qing, per indicare il 1989 in manieraabbastanza fantasiosa da sottrarsi all'occhio attento della censura.
Come ogni anno, l'anniversario della repressione del movimentostudentesco di piazza Tiananmen è tenuto sotto stretto controllo inCina, e in special modo a Pechino. Gli sforzi di governo e pubblicasicurezza per evitare ogni accenno ai fatti di quel quattro giugno,quando i carri armati avevano fatto ingresso sulla piazza occupatadagli studenti, si ripete anche oggi, quando al potere si è appenasucceduta una nuova classe governativa da cui ci si aspettava piùapertura e una diversa presa di posizione.
Su internet i censori hanno dovuto far fronte ad un gran numero difotografie, messaggi e fotomontaggi che si sono susseguiti per tutto ilgiorno nella loro breve vita. Una foto dell'uomo davanti ai carriarmati è stata ritoccata con tre paperelle giganti al posto dei mezzicorazzati, e ha fatto il giro della rete prima di essere oscurata. Leimmagini dell'epoca sono state fatte girare da utenti temerari solo perpochi istanti. Altri, invece, hanno messo mano all'astuzia per aggirarei controlli. Un utente protesta per la rimozione del messaggio 'inlutto' dalla rete, si lamenta che “i cinesi non hanno più nemmeno ildiritto al lutto, ogni anno in questo periodo”, e se la cava scrivendoTiananmen con una combinazione di caratteri diversa dall'originale.
“Il 64 ricordiamo il sacrificio per la democrazia della generazioneprecedente” scrive un altro internauta riferendosi al quattro giugno.Altri ancora fanno girare saggi e riferimenti ai diversi movimentistudenteschi che hanno marcato la storia della Cina. La memoria sembra,quindi, non essere del tutto svanita. You Weijie, membra delgruppo delle Madri di Tiananmen il cui marito perse la vita all'albadel quattro giugno di 24 anni fa, dice ad AgiChina24 che questa data“non può essere dimenticata; anche se il governo censura internet evieta ogni riferimento sulla stampa, i cittadini di tutta la Cina, especialmente quelli di Pechino, la ricordano sempre nel loro cuore”.You ha fiducia che con l'avanzare degli anni, l'invecchiare delle madrie il progressivo oblio in cui sono spinte, la lotta per la giustizianon finirà. Essa stessa, appena superati i cinquant'anni, si dice“pronta a proseguire il lavoro delle madri ormai anziane” e raccoglierela sfida contro il governo.
Nella vita reale sono soprattutto intellettuali e attivisti a chiamare la popolazione a raccolta per non dimenticare. Ai Xiaomin,professoressa di Canton, autrice di documentari e di controverseiniziative a favore della garanzia dei diritti di base, ha indetto unmovimento nell'intero paese. Su internet Ai ha chiesto a tutti diindossare oggi una maglietta nera in segno di lutto. Ad AgiChina24 ladonna spiega perché: “Dopo 24 anni non c'è ancora stata un'indagineindipendente, i colpevoli non sono stati assicurati alla giustizia,coloro che hanno perso i propri cari vivono ancora nel dolore – spiegaAi in un'intervista telefonica – Penso che dobbiamo tutti partecipareal loro dolore, insieme chiedere verità e giustizia”.
La piazza Tiananmen oggi appariva calma nella sua maestà, come ognigiorno. Affidata alle cure di centinaia di poliziotti, ha accolto unsolito via vai di turisti e curiosi. Dalle finestre del palazzo delgoverno, la Grande del Sala del Popolo che si affaccia sulla piazza,nessun segno visibile di commemorazione. Le parole delle Madri diTiananmen risuonano tetre in questa ricorrenza: arrivano uno dopol'altro, come usciti da una porta scorrevole, e avanzano dritti,diventano sempre più distanti e offensivi che fa cadere il popolo nelladisperazione, si legge nella lettera aperta che il gruppo ha pubblicatoquest'anno alla vigilia dell'anniversario. Xi Jinping e la sua nuovaclasse dirigente ha perso oggi un'occasione per mostrarsi nuova.
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