Taiyuan, 27 nov. - Un fornitore cinese della nota catenaamericana di fast food KFC ha respinto le accuse secondo cui isuoi polli sarebbero nutriti con mangime contenente grandiquantita' di additivi tossici che possono addirittura "ucciderele mosche". Il gruppo Suhai, la cui sede e' nella provinciasettentrionale dello Shanxi, ha affermato che il pollo da loroprodotto "non ha problemi" e che alcuni campioni sono statiinviati all'agenzia di quarantena della provincia per essereesaminati. La scorsa settimana i media hanno pubblicato la notiziasecondo cui il gruppo Suhai aggiungerebbe sostanze chimicheindustriali tossiche al mangime dei polli per farli crescerepiu' rapidamente (45 giorni di crescita per la macellazione).Secondo diversi media il mangime preparato dal gruppo Suhaisarebbe cosi' tossico da uccidere le mosche. Suhai ha inoltre affermato che la compagnia ha passato icontrolli annuali di qualita', e che un ciclo di crescita di 45giorni e' normale per un pollo. L'industria alimentare cinese ha attraversato diversiscandali negli ultimi anni, dalla melamina nei prodotti caseariall'olio riciclato. Le ultime segnalazioni, anche se non ancoraverificate, hanno riacceso la paura tra la popolazione. Secondo quanto riportato sul sito del gruppo Suhai, lacompagnia alleva 120 milioni di polli l'anno. Sul sito si leggeinoltre che il gruppo rifornisce grandi catene di fast food,tra cui KFC, linee aeree e campus universitari in tutto ilpaese. I suoi prodotti sono esportati anche in Arabia saudita,Giappone, Repubblica di Corea e Sudafrica. Mcdonald's in Cina ha dichiarato che Suhai non e' tra Isuoi fornitori. La catena KFC in Cina ha invece ha affermatoche tra i prodotti utilizzati, solo l'1% e' fornito dal gruppoSuhai. .