Il tram Sirio di AnsaldoBreda sarà costruito anche in Cina. È il frutto dell'accordo tra l'azienda del gruppo Finmeccanica e il colosso cinese Cnr, che sarà perfezionato domani a Pechino. L'azienda cinese costruirà su licenza le vetture del Sirio, AnsaldoBreda fornirà la trazione e il sistema di controllo prodotti negli stabilimenti di Pistoia e di Napoli.
L'accordo, decennale, si aggiunge a quello siglato l'estate scorsa da Ansaldo STS sempre con Cnr per la cessione della licenza per la tecnologia "Tramwave" che consente di alimentare i tram attraverso il binario e quindi di eliminare la "catenaria". In pratica, l'energia necessaria viene trasmessa non dai cavi elettrici sospesi lungo il percorso ma da una banda magnetica sulla superficie stradale, tra i binari.
AnsaldoBreda prevede di incassare royalties per circa 200 milioni di euro dalla costruzione di circa 600 tram. Ma la crescente domanda di trasporto pubblico in decine di centri urbani in Cina e in altri paesi asiatici potrebbe portare benefici anche maggiori per l'azienda italiana che sta affrontando un lungo e complesso percorso di risanamento. La domanda potenziale è di 2mila tram, sulla spinta della crescente urbanizzazione.
In azienda, tuttavia, il clima non è particolarmente sereno. Mentre a metà settembre a Berlino si svolgeva InnoTrans dove l'accordo è stato definito, i dipendenti dello stabilimento di Pistoia scioperavano preoccupati per l'incertezza sul destino della società che Finmeccanica vorrebbe cedere (come anche Ansaldo STS e Ansaldo Energia) per concentrarsi su aerospazio, difesa e sicurezza.
Dal 2005 ad oggi AnsaldoBreda ha accumulato perdite per 1,5 miliardi di euro.
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16/10/2012