Pechino, 29 giu.- La classe dirigente di Pechino rischia un nuovo scandalo: l'agenzia Bloomberg pubblica un lungo reportage investigativo sul patrimonio accumulato dalla famiglia di Xi Jinping, il probabile futuro presidente cinese.
Secondo l'indagine condotta dal gruppo statunitense, nel corso degli anni numerosi familiari del leader hanno accumulato un'immensa fortuna con investimenti in settori che vanno dalle telecomunicazioni agli immobili, dalle miniere alle nuove tecnologie.
I documenti in possesso di Bloomberg non mostrano capitali direttamente riconducibili al futuro presidente o alla moglie Peng Liyuan, famosa cantante d'opera: il vero miliardario della famiglia Xi sarebbe la sorella maggiore Qi Qiaoqiao, che insieme al marito e alla figlia detiene indirettamente una quota del 18% del gruppo minerario Jiangxi Rare Earth e ha investito miliardi di yuan nella Hiconics Drive Technology Co. –società di Pechino attiva nella fabbricazione di prodotti hi-tech- e nel gruppo immobiliare Shenzhen Yuanwei Investment.
Wu Long, un altro cognato del futuro leader cinese, è stato presidente della New Postcom, società che si è aggiudicata appalti dal valore miliardario nei bandi di gara emessi dal gigante pubblico delle telecomunicazioni China Mobile. La famiglia di Qi Qiaoqiao non disdegna neanche le proprietà di lusso: dietro Belleview Drive, un esclusivo complesso residenziale di Hong Kong, si nasconderebbe ancora una volta la sorella maggiore del prossimo presidente della Repubblica Popolare Cinese.
Il leader che in autunno potrebbe diventare il numero uno della nazione più popolosa del mondo è noto per le abitudini morigerate: un cable dell'ambasciata Usa di Pechino, pubblicato da Wikileaks, tratteggia l'immagine di un uomo disinteressato alla ricchezza personale e disgustato dagli enormi patrimoni delle famiglie dei funzionari. Ma i suoi congiunti più vicini avrebbero sfruttato l'influenza del parente illustre per accumulare investimenti stimati in circa 376 milioni di dollari: un brutto colpo per l'immagine della leadership di Pechino, che negli ultimi mesi è stata già messa a dura prova dal caso Bo Xilai, l'ex segretario di Chongqing che insieme alla moglie Gu Kailai avrebbe occultato all'estero un patrimonio miliardario.
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