Shanghai dice basta al figlio unico
Shanghai dice basta al figlio unico

Shanghai dice basta al figlio unico

Cina. Al via nella capitale economica e finanziaria del paese la prima campagna a sostegno delle nascite
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Pianificazione
La legge del figlio unico fa parte delle politiche di controllo delle nascite attuata dal governo cinese nell'ambito della pianificazione familiare
Introdotta nel 1979 da Deng Xiaoping (a destra nella foto) per contrastare il forte aumento demografico, vieta alle donne di avere più di un figlio e impone penalità alle coppie che disattendono la prescrizione, concedendo invece degli incentivi a chi la rispetta
Dopo forti proteste nelle campagne, le norme sono state riviste per eliminarne alcune rigidità. Oggi il divieto si applica alla sola popolazione urbana, il 36% del totale. Sono previste deroghe per le minoranze etniche (11%); per le famiglie nelle aree rurali di 19 province (53%); per i cinesi che rimpatriano; per le coppie al secondo matrimonio e per quelle composte da figli unici
In trent'anni sono nate 400 milioni di persone in meno. Ma i vincoli demografici hanno causato un profondo squilibrio di genere: la preferenza per i figli maschi ha diffuso la pratica degli aborti selettivi. Dal 2050 in Cina ci saranno oltre 438 milioni di ultrasessantenni e 100 milioni di ultraottantenni
A Shanghai gli over 60 sono il 21,6% dei residenti; entro il 2020 saranno il 34 per cento. La città ha lanciato una campagna di sostegno alle nascite (nella foto sopra l'affissione dei volantini)

25/07/2009
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