"La Cina deve focalizzarsi sulla crescita economica e la stabilità sociale di fronte ad un tracollo globale, e non tornerà mai sui suoi passi per quanto riguarda la sua apertura al mondo", ha dichiarato giovedì il presidente Hu Jintao durante le celebrazioni dei 30 anni delle spettacolari riforme economiche della nazione. "Non bisogna tornare indietro, il futuro sviluppo della Cina dipende dalle riforme e dall'apertutra", ha continuato il Presidente nel suo discorso che ha avuto luogo nella Grande Sala del Popolo a Piazza Tian An Men, cuore della politica cinese. Hu ha inoltre rinnovato la sua promessa di creare un Paese con minori disparità e una "società armoniosa", data la condizione di disoccupazione e del crescente malcontento: "Rendere lo sviluppo economico l'obiettivo principale è la chiave per una rinascita nazionale ed è l'imperativo fondamentale per il nostro Partito e per il nostro Paese per raggiungere prosperità, stabilità e pace durevoli. Si deve in modo particolare promuovere varie misure per aumentare la domanda e la crescita economica, affrontando nel modo giusto la crisi finanziaria globale e gli altri problemi provenienti dal mondo economico internazionale. Dobbiamo quindi fare del nostro meglio per stimolare una crescita relativamente veloce e stabile".
Continuando nel suo discorso, Hu ha evidenziato un concetto fondamentale: il Partito comunista rimane al controllo della nazione ed è poca la tolleranza per i dissidenti;si devono ascoltare i bisogni dei cittadini ma rigettare ogni nozione di liberalizzazione democratica in linea con l'occidente. "Il nostro Partito rimarrà la spina dorsale di tutti i gruppi etnici nazionali, imbattendosi nei problemi e nei confronti con i vari Paesi stranieri, e continuerà a costituire il nucleo fondamentale nel processo storico dello sviluppo del Socialismo con caratteristiche cinesi. Dobbiamo prendere come punto di riferimento i frutti benefici della civilizzazione politica dell'umanità, ma mai copiare il modello del sistema politico occidentale". E' con questo spirito che la democrazia in stile occidentale rimane fuori questione.
Questo discorso è stato tenuto per il trentesimo anniversario dell'inizio dell'apertura e delle riforme della Cina, cominciata con la decisione del leader Deng Xiaoping di abbandonare la società estremamente chiusa, voluta dal suo predecessore Mao Zedong. Il 18 Dicembre 1978 il Partito comunista approva il lancio delle riforme economiche di Deng. In questo periodo la Cina sta uscendo dalla Rivoluzione culturale, periodo di intenso sconvolgimento sociale e politico promosso da Mao, e sta ancora soffrendo per le numerose carestie. Questa nuova "rivoluzione" inizia nelle campagne, dove le autorità cominciano a de-collettivizzare le terre e smantellare le comuni, ma si diffonde presto anche in città. Diffidente dal potere oppositore che ha base nella potente Shanghai, Deng sceglie l'estremo sud del Paese per le sue riforme. Nel 1992 compie un temerario viaggio nel sud; è un momento critico, la liberalizzazione si è bloccata pericolosamente sulla scia del crollo del 4 giugno 1989, e in seguito continua ad occuparsi vivamente delle sue riforme, anche se non è da solo. Trenta anni più tardi, il successo delle sue riforme ha posizionato la Cina nella classifica dei Paesi più potenti del mondo, e il Partito comunista rimane al potere, legittimandosi nella crescita economica e nel miglioramento generale della qualità della vita della popolazione. Deng non avrebbe mai immaginato che le sue riforme avrebbero causato una crescita economica così straordinaria, ma nemmeno che sarebbero sfociate nelle disparità sociali che sono in questo momento tra le più marcate nel mondo.
Durante il suo discorso, cosciente dei numerosi problemi presenti nella struttura del potere cinese e nella società, Hu Jintao ha dichiarato: "C'è ancora un lungo percorso da compiere prima di raggiungere il nostro obiettivo, non dobbiamo ritenerci soddisfatti. Dobbiamo comprendere che il nostro Paese è ancora in uno stato primario di socialismo e resteremo in questo stato per lungo tempo". Tra i vari problemi, uno di particolare rilevanza è l'immenso divario tra le aree urbane e rurali, e le fondazioni agricole nazionali rimangono deboli. "C'è ancora molta gente che vive nella povertà".
Durante questo Concilio di giovedì è stato anche approvato un piano per ampliare le riforme al sud, nell'area del delta del Fiume della Perla, dove sono state iniziate trenta anni fa. Questa aerea mantiene ancora uno stabile e relativamente veloce sviluppo al momento, ma è stata molto toccata dall'attuale crisi finanziaria.
La sera del giovedì è stato organizzato un gala per festeggiare il trentesimo anniversario delle riforme in Cina, dove sono state presentate le canzoni popolari degli ultimi trenta anni. A cantarle è stato un gruppo di cantanti famosi, mentre le poesie sono state recitate per ricordare alla gente i principali avvenimenti degli ultimi trenta anni.