Cesare Peruzzi
FIRENZE
C'è spazio per la tecnologia italiana nel processo di modernizzazione che la Cina sta vivendo anche grazie ai giochi olimpici. Gilbarco Firenze, controllata dal gruppo americano Gilbarco Veeder-Root (Gvr), uno dei leader mondiali nell'automazione delle pompe di benzina, nei sistemi di pagamento elettronico e nella gestione informatizzata delle stazioni di rifornimento, ha realizzato sul territorio cinese a tempo di record i primi cento impianti del Paese per pagare automaticamente (con denaro e carta di credito) per conto di Petrochina e Sinopec, le due principali compagnie petrolifere nazionali.
La tecnologia e la soluzione informatica utilizzate, che hanno permesso a Gilbarco Italia di vincere la gara (del valore di 15 milioni di dollari) sconfiggendo la concorrenza di aziende asiatiche e cinesi in particolare, è stata messa a punto a Firenze, testata e approvata negli Stati Uniti e dal 2005 ha ottenuto il riconoscimento Emv (da Eurocard, Mastercard, Visa), lo standard internazionale di massima sicurezza. «In tre anni abbiamo installato oltre 10mila impianti che funzionano con la nostra tecnologia in Europa, 5mila in Australia, mille in Canada, 300 in India e, adesso, i cento della provincia di Pechino», spiega Paolo Sorrentino, presidente di Gilbarco Firenze.
La commessa prevede di arrivare rapidamente a 4mila strutture operative in tutte le principali aree industriali cinesi. «Le prime cento stazioni, dove sarà possibile pagare sia con carta di credito che in contanti, serviranno a testare il gradimento della clientela per poi attrezzare l'intera rete prevista dai nostri committenti», puntualizza Sorrentino. Che aggiunge: «Lo standard Emv è il frutto di un lavoro di equipe che ha visto impegnati 25 ricercatori nelle nostre strutture di Firenze, con un investimento di 5 milioni di euro e un risultato eccezionale, che ci consente oggi di competere nel mondo».
L'azienda fiorentina, nata una trentina d'anni fa come Logitron e poi rilevata dal colosso americano Gilbarco (che in Toscana ha mantenuto la base del settore, concentrando anche l'attività di tre stabilimenti che aveva in Gran Bretagna), dà lavoro a 200 persone e ha chiuso il 2007 con 85 milioni di euro di ricavi (+15%) e un utile netto di oltre il 10 per cento.
03/08/2008