di Umberto Quadrino *
È proprio l'anno del Dragone. Dopo un anno che mancavo da Pechino è difficile non lasciarsi impressionare dalla maestosa macchina olimpica. Già dall'arrivo in aeroporto si respira l'aria di chi vuole, e può, dimostrare la propria potenza. Questo trimestre, per la prima volta dall'introduzione dell'euro, il Pil di Eurolandia è in flessione, quello del dragone, nonostante un lieve rallentamento, segna sempre positivo. Si potrebbe dire che gli investimenti per le Olimpiadi hanno lasciato sicuramente la loro impronta. Che cosa rende dunque questo Paese così speciale? Le ragioni dello sviluppo sono molteplici. Tra queste, la manodopera a buon mercato, gli incentivi statali, la presenza in molti settori di una regulation più blanda che nella Ue. Un fattore che invece mi ha colpito qui da Pechino e che penso giochi altresì un ruolo importante è l'orgoglio, il crederci. La Cina e il suo popolo credono nell'ascesa economica, sono uniti, non si spaventano di fronte all'ipotesi di un rallentamento.
In Europa e in Italia il clima è diverso, molto diverso. Le diverse condizioni storiche e culturali non permettono certo di avere nel nostro Paese lo stesso spirito di orgoglio cinese. Si potrebbe comunque tentare un approccio diverso. Il messaggio che Pechino ci può trasmettere è di avere più fiducia nelle forze produttive e nella creatività del nostro Paese che sa dare molto quando ne è convinto. Come ci uniamo tutti intorno ai nostri azzurri, così dobbiamo puntare sulle nostre imprese rilanciando sulla competitività e sull'unicità dei nostri prodotti e servizi.
*Amministratore delegato di Edison
21/08/2008