DI LUCA BOSCHI
Gli eroi dei fumetti non muoiono mai. Almeno quelli del fumetto occidentale: di Oltreoceno, europeo e (naturalmente) italiano.
È questa un'affermazione superficiale e scontata, ma comunque utile a definire l'approccio che i fumettisti occidentali hanno nei confronti delle loro creature. Ben diverso da quello degli autori di manga made in Japan che, al contrario, preferiscono raccontare saghe i cui interpreti invecchiano e (forse) muoiono; l'opposto degli eterni serial fatti di episodi intercambiabili fra loro poiché privi di vincoli spaziotemporali. Quasi mai, infatti, nei fumetti occidentali dei quotidiani o degli albi si trovano matrimoni, divorzi, malattie irreversibili, mutilazioni o altri eventi che segnerebbero o un prima e un dopo dopo rispetto al loro verificarsi; men che meno, vi si trova la morte.
Infatti, dovendo tenere in vita gli eroi, da sempre gli autori scelgono di operare una loro trasformazione, studiarne un cambio di pelle. Così, a metà anni Ottanta, gli eroi statunitensi hanno sperimentato di tutto: cambi di guardaroba, acquisto o perdita di poteri, lifting radicale... Frank Miller ha realizzato la versione rugosa e senescente di Batman con il suo Dark Knight, e quasi in contemporanea i parametri di Superman sono stati rifondati da John Byrne. L'incredibile Hulk ha mutato l'epidermide da verde a grigia e Wonder Woman ha rispolverato la sua origine remota, radicata nella mitologia greca.
In sostanza, per continuare a vivere e ad appassionare generazioni di lettori sempre nuovi, gli eroi devono rigenerarsi, cambiare le carte in tavola, assumere nuovi ruoli che, se necessario, si collegano anche a nuove identità. In tal modo, non sono messe in discussione le altre avventure vissute in precedenza con caratteristiche differenti; e si ottiene la quadratura del cerchio.
A volte, tuttavia, la rigenerazione dei personaggi, se spinta tanto oltre da rinnegare le loro origini, crea di fatto delle figure nuove, crea problemi.
Per questo, oltre una ventina d'anni fa, la casa editrice di Superman, di Batman e di Wonder Woman, la DC Comics, è stata costretta a eliminare una quantità industriale di "mondi paralleli" creati nel tempo dai suoi autori. Per la precisione erano ben sette, simili alla Terra, ma con qualche diversa caratteristica; vi operavano diverse versioni dello stesso eroe, creando una confusione non più gestibile da lettori e autori. Con i loro mondi, in contemporanea, anche i duplicati di eroi del passato prossimo sono stati fatti fuori. Sono morti vari cloni di Superman, oltre a Supergirl e a Flash, resuscitati in seguito con diverse caratteristiche, in modo da tenere sempre caldo un bacino di possibili lettori.
Senza ricorrere a morti e a rinascite, recentemente anche in Italia, grazie a un nucleo di autori facenti capo alla redazione milanese di «Topolino», anche i più classici personaggi Disney sono stati muniti di apposite, ennesime identità alternative, trasformandosi nei supereroici Ultraheroes, in confidenza con tecnologie contemporanee. L'espediente di base è degno delle migliori saghe made in Usa delle due major supereroiche, la Dc e la Marvel: nel futuro, un incauto scienziato ha creato una macchina con un potere tale da dominare il mondo. L'ometto del futuro Eta Beta, resosi poi conto del pericolo, ha smontato questo ordigno, l'Ultramachine, nascondendone i pezzi nel passato (cioè, nel nostro presente...), per evitare che l'arma cada nelle mani sbagliate. Purtroppo il crudele inventore Spennacchiotto, tradizionale rivale di Archimede Pitagorico, è riuscito a rubare l'Ultradetector, l'unico strumento capace di individuare i pezzi dell'Ultramachine. Per fermarlo, Eta Beta ha convocato una squadra di sei supereroi, che sono le identità alternative di alcuni fra i più celebri mattatori Disney: Paperinik (Paperino), Paperinika (Paperina), Super Pippo (Pippo) e Paper Bat (Paperoga), ai quali si aggiungono i nuovi Iron Ciccius (Ciccio) e Quadrifoglio (Gastone Paperone). Contro i paladini del bene, ecco i Bad-7, la squadra di malviventi formata da Spennacchiotto e composta da Pietro Gambadilegno, Zafire, Inquinator, Spectrus, Macchia Nera, RollerDollar (Rockerduck).
In questo primo round, in attesa di un secondo ciclo di avventure, supereroi e supercattivi si sono scontrati per nove puntate, con armi e costumi nuovi di zecca. Assicurando, così, la la loro sopravvivenza di personaggi.
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29/05/2008