di Giulia Crivelli
«Il minimalismo è morto, è tornata la voglia di investire su forme, materiali, colori». Massimo Carraro, presidente e Ceo del gruppo Morellato-Sector presenta così il quadro del settore dell'orologeria e gioielleria, in cui l'azienda di Padova opera dal 1930.
Tutto iniziò con un negozio di riparazione di orologi aperto a Bologna da Giulio Morellato, che decise poi di specializzarsi nella produzione di cinturini in pelle, fondando la prima azienda del settore in Europa. «Ancora oggi siamo leader mondiali nei cinturini, ma negli anni abbiamo diversificato nel settore gioielli e potenziato la struttura retail e l'offerta di orologi – spiega Carraro –. L'acquisizione più importante è quella di Sector, fatta nel 2006, che ci ha permesso di entrare nella nicchia degli orologi sportivi con un marchio fortissimo, molto conosciuto anche fuori dall'Italia, che siamo riusciti a riportare al break even nel 2007, con un anno di anticipo rispetto ai piani iniziali».
I ricavi del gruppo Morellato-Sector sono passati dai 95,5 milioni di euro del 2005 a 250 milioni del 2007, con un Ebitda del 16% e il 38% del giro d'affari è realizzato all'estero, con particolare riferimento a Europa, Stati Uniti e Far East. «La grande novità del 2009 sarà la linea di orologi a marchio John Galliano, a cui stiamo lavorando dall'agosto 2007, quando abbiamo firmato l'accordo di licenza con lo stilista francese (che oltre a essere il direttore creativo di Dior disegna linee di abbigliamento e accessori con il suo nome, ndr). Saranno veri e propri orologi-gioiello, per la fascia più alta del mercato, che noi chiamiamo "super luxury", con prezzi che verosimilmente andranno dai mille ai 10mila euro».
Galliano è noto per l'eccentricità delle sue creazioni e per essere una persona dal carattere molto particolare. Ma il numero uno di Morellato-Sector spiega che i rapporti con la star della moda francese sono stati fin dall'inizio ottimali. «Credo che su alcuni stilisti circolino leggende che non rendono loro giustizia. Oltre a un talento creativo fuori dal comune, Galliano è un grande professionista, con cui stiamo lavorando benissimo – racconta Carraro –. Lui sa di non avere un know how specifico nel settore degli orologi, ma dal suo immenso immaginario sono saltate fuori idee e stimoli. Durante uno dei primi incontri ad esempio, si è presentato con foto d'epoca di Virgina Woolf, ritratta con un orologio al collo. Forse non tutti sanno che l'orologio da polso era pressoché sconosciuto fino al 1910-1920, gli uomini avevano quello da taschino, le donne lo portavano al collo». Quelli firmati da Galliano saranno così? «Ci stiamo lavorando, ma per ora è tutto top secret», risponde il numero uno di Morellato-Sector.
Per quanto riguarda le strategie di gruppo, il 2008 sarà l'anno della Cina: il 5 giugno a Pechino, a poco più di due mesi dall'inizio delle Olimpiadi, Sector presenterà ufficialmente la linea di orologi Marathon Master, creata insieme al maratoneta Stefano Baldini, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene del 2004.
Ma il ruolo della Cina, nei piani di Carraro, va ben oltre: «Per quando inizieranno i Giochi, l'8 agosto, avremo nove punti vendita a Pechino, un mercato perfetto sia per il nostro "lusso accessibile", rappresentato soprattutto dai gioielli della linea Molecole, sia per gli orologi sportivi, un segmento in cui, oltre a Sector, abbiamo un altro brand fortissimo, Pirelli PZero. Non tutti i mercati sono uguali, ovviamente – conclude Carraro –. In Russia, ad esempio, vanno molto bene gli orologi che produciamo e distribuiamo in licenza a marchio Roberto Cavalli e Just Cavalli. In India, dove abbiamo appena siglato un accordo per l'apertura di 50 punti vendita, punteremo anche sui prodotti più giovani, come i gioielli e orologi Miss Sixty».
giulia.crivelli@ilsole24ore.com
www.morellato.com
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16/05/2008