- L' arte cinese continua la sua escalation, anche se inizia a risentire dell'instabilità dei mercati finanziari e del livellamento delle opere a disposizione: emerge dalle aste di Sotheby's e Christie's di New York durante l'ultimo Asia week. Sotheby's ha totalizzato 11.091.263 $, realizzando i risultati più eclatanti con le porcellane imperiali, i bronzi dorati, le giade e la collezione di bambù, che da una previsione minima di 6mila $ hanno raggiunto i 217mila $, decuplicando il prezzo di stima. La delicata situazione finanziaria internazionale si è fatta sentire, soprattutto nei primi giorni, in cui Sotheby's non è riuscita a vendere i pezzi più costosi da oltre 10 milioni di $.
La vera delusione sono stati i cinque bronzi arcaici, riportati in copertina del catalogo, valutati dai 2,5 ai 3,8 milioni di $, rimasti invenduti poiché considerati di provenienza incerta. Roberto Gaggianesi, proprietario della galleria d'arte orientale Galliavola che espone alla prima edizione di Collezioni d'arte alla Permanente di Milano, commenta: «In entrambe le aste c'è stato un livellamento degli oggetti: moltissimi i pezzi da 40-50mila $, ma sono assenti oggetti di grande prestigio». Ad eccezione del prezioso Sarnath-Buddha risalente alla dinastia Gupta (V secolo d.C.) appartenente al Museo Coninx di Zurigo, battuto da Christie's New York il 21 marzo (stima 600-800mila $) per 4,9 milioni. Le aste primaverili confermano la vivace attenzione per l'arte cinese nel mercato dell'arte orientale antica; mentre l'arte giapponese, himalayana e coreana restano di nicchia. Del resto i cinesi sono i primi collezionisti (80% dei buyers) spinti dal desiderio di rimpatriare il raffinatissimo patrimonio nazionale. L'arte giapponese, in fase di stallo, ha però toccato un record da Christie's per una scultura di Buddha in legno, un oggetto religioso della fine del XII secolo attribuito a Unkei, aggiudicato per 14 milioni di $. «Oggi è fermo il mercato degli netsuke, minisculture che prima avevano un collezionismo abbastanza vivo – spiega Giuseppe Piva, gallerista specializzato in arte giapponese –, mentre sul mercato si scambiano soprattutto armature ed elmi, oltre che paraventi importanti».
Stefania Battistini
28/03/2008