(AGI) - Roma, 19 feb - Sono complessivamente 50 e non 200 iProsciutti di Parma che nei mesi scorsi non hanno varcato ladogana cinese. Le aziende produttrici di Parma hanno provato aspedire il prodotto gia' a partire dall'estate dell'annoscorso, quando e' stato aperto formalmente il mercato. Ma iprosciutti non sono mai riusciti ad entrare nel paese. Ne da'notizia il Consorzio per il Prosciutto di Parma ricordando chel'apertura del mercato cinese e' il frutto di un lungo lavoro:le trattative hanno avuto inizio nel luglio 2003 con unamissione a Pechino del Ministero della Salute. Durante lamissione sono state poste le basi per una futura esportazionein Cina attraverso la firma di una dichiarazione di intenti(Memorandum of Understanding) nella quale sono elencate lecondizioni generali di collaborazione tra i due Paesi in ambitodi commercio di prodotti a base di carne suina. Il mercato e'stato poi formalmente aperto nel 2007. Ma i prosciutti nonhanno mai varcato la dogana cinese per problemi burocratici,come ad esempio la presunta mancanza di un codice doganale diprodotto o della licenza di importazione da parte degliimportatori locali. In queste ultime settimane il Consorzio,con il supporto del Governo Italiano, ha intensificatol'attivita' diplomatica per sbloccare definitivamente talesituazione, valutando pretestuose le motivazioni amministrativeaddotte dalle autorita' cinesi.(AGI)