L'Expo Universale di Shanghai 2010 sarà una grande occasione di sviluppo per le imprese italiane e una vetrina ove proporre il meglio del made in Italy.Si stima che questa eccezionale manifestazione possa attrarre fino a 70 milioni di visitatori lungo il corso della sua durata. L'Expo rappresenterà la grande opportunità che l'Italia aspettava per una ulteriore e più profonda penetrazione nel mercato cinese.
L'esposizione universale avrà luogo tra il primo maggio e il 31 ottobre 2010 e si terrà in un ampio spazio espositivo lungo la riva dello Huangpu, fiume che scorre nel cuore di una metropoli che proprio in questi anni sta vivendo una crescita esponenziale impressionante e, come accade spesso per le grandi città, in modo smisurato e senza regolamentazione. Non è un caso, quindi, che il tema dell'Expo sia proprio "Better City. Better Life" che si propone di analizzare gli stili di vita urbana nel nostro secolo. Shanghai 2010 è la prima esposizione universale dedicata al problema della crescente urbanizzazione con la quale la società di oggi deve sapersi rapportare senza paura cercando soluzioni adeguate.
Le cinque aree da cui sarà composta l'expo saranno dedicate a: innovazione scientifica e tecnologica, rimodellamento delle comunità cittadine, integrazione tra le aree rurali e urbane, integrazione culturale e prosperità economica. Su una superficie di appena 5,28 chilometri quadrati quindi saranno accolti 192 paesi in padiglioni comuni o individuali; solo a dodici, però, è stato richiesto esplicitamente dagli organizzatori dell'Expo la realizzazione di un proprio padiglione : tra questi l'Italia che avrà quindi una posizione privilegiata. Inoltre il nostro padiglione è stato scelto dalle autorità cinesi fra quelli che rimarranno permanentemente nella città.
Da non sottovalutare il fatto che anche il padiglione spagnolo porterà la firma di un italiano, quella dell'architetto Tagliabue.
Sempre di un italiano, l'architetto Mario Occhiuto, il compito di recuperare gli ex padiglioni industriali all'interno della BEST URBAN PRACTICES AREA (UBPA ). Il progetto scelto dalla Shanghai World Expo Land Holding Co. Ltd si è focalizzato sul tema del recupero degli ex fabbricati industriali in chiave tecnologica ed eco-compatibile, per trasformarli in nuovi padiglioni espositivi.
I fabbricati esistenti, mantenuti nella loro forma e struttura, verranno ricoperti da una veste metallica che si trasformerà, a secondo delle esigenze, in corpo illuminante, schermante o in un supporto per proiezioni; questa seconda pelle, inossidabile, colorata e multifunzionale, servirà inoltre per migliorare le prestazioni termiche dell'involucro.
Saranno rimessi in funzione i carroponti esistenti così da agevolare il trasporto di pannelli di separazione, appositamente pensati, per la suddivisione flessibile delle sale espositive.
L'edificio limitrofo, invece, fornirà i servizi di accoglienza per tutta l'aerea della UBPA, che si estenderà per 15,12 ettari. Molto importanti anche le soluzioni di risparmio energetico, come la predisposizione di pannelli fotovoltaici sulle falde del tetto esposte a sud e tagli vetrati su quelle a nord, per migliorare la diffusione della luce all'interno, le tende coprenti tirate dal carroponte e lo stesso percorso a clima mitigato.
L'expo di Shanghai 2010 quindi sarà certamente una vetrina importante vetrina per il nostro paese ma ci dimostra quanto gia siano riconosciute e richieste la qualità, lo stile e le competenze italiane in Cina.