Cindia, i forzati del « Go global»
Cindia, i forzati del « Go global»

Cindia, i forzati del « Go global»

LA SFIDA ASIATICA LO SHOPPING ESTERO DEI GIGANTI
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Gli investimenti esteri sono sperimentati a partire dagli anni 70 attraverso le imprese statali (Soe). Alla guida del Paese c'è Deng Xiao Ping (nella foto, a Pechino con il presidente americano Ford, nel 1975)
1983. Da autorizzazioni rilasciate caso per caso, si passa a procedure standard, aprendo l'attività internazionale anche ad imprese non statali. Perseguiti soprattutto obiettivi politici. Specifici regolamenti
si susseguono per disciplinare
gli investimenti esteri
1992. Nuove linee guida, coerenti con i processi di liberalizzazione economica interna. Iter di approvazione automatica per investimenti minori e procedure semplificate.
Rimozione del limite di partecipazione nelle joint venture estere. Il settore finanziario
non è coinvolto nelle politiche
di apertura.
1995. Forte liberalizzazione
delle procedure di autorizzazione. Consentite acquisizioni
di imprese estere. Incremento
del valore degli investimenti approvati in via automatica. Inclusi alcuni settori finanziari nelle operazioni estere (assicurazioni e fondi di investimento), ma non il bancario.
1997. Vengono adottate specifiche facilitazioni
a supporto delle imprese Ict. Fino al 1960. Quadro restrittivo generale per trattenere valuta. Manca una politica specifica. Operazioni valutate caso per caso.
1960. Aperto l'Indian Investment Centre, un'agenzia pubblica a sostegno degli investimenti in entrata e in uscita.
1969. Promulgate le prime Linee guida sugli Ide. Autorizzate joint venture di minoranza, con possibilità di apportare solo macchinari, attrezzature, assistenza tecnica, garantendo incremento delle esportazioni e controllo delle riserve.
1978. Ampliamento dei settori di intervento (anche consulenza, commercio, estrattivo e servizi). Possibili prestiti per investimenti, se autorizzati dalla Reserve Bank. 1986. Consentiti investimenti esteri al 100% di proprietà, limitati alle imprese e non ai singoli individui. 1993-1998. In questo periodo viene selezionato e sostenuto un team di imprese statali attive nei settori strategici (minerario, energia, automotive , elettronica, chimico, costruzioni, trasporti), per sperimentare l'apertura all'estero.
Vengono garantiti, a tali imprese, incentivi e diritti speciali in tema di autonomia decisionale
e gestionale
(nella foto, una linea di assemblaggio di autoveicoli a Nanjing)
>>> 2000-2005 2000-2002. Lancio formale della politica "Go global". Incoraggiati i progetti dell'industria leggera (tessile, macchine utensili
ed elettriche) mirati a stabilire industrie di trasformazione in mercati esteri. Sono garantiti
sgravi fiscali in caso
di ricorso a materie prime
o componenti cinesi. Reputazione, creazione del marchio, innovazione e tecnologia diventano strategici. Dal 2002. Il Governo diviene fornitore di servizi e consulenza. Pubblicate guide per 67 Paesi
e numerosi settori industriali. Concessi prestiti agevolati per: reperimento di risorse naturali; esportazione di tecnologie, prodotti e attrezzature;
apertura di centri avanzati
di ricerca e sviluppo,
nuove fusioni e acquisizioni (M&A). 2000-2002. Innalzamento degli importi investibili all'estero in un anno da parte della casa madre. Rimozione dei vincoli di profittabilità, che limitavano gli investimenti esteri alle imprese in utile nei 3 anni precedenti.
2002-2003. Rimozione dell'obbligo di reimportazione totale degli importi investiti, entro 5 anni. Allentamento dei vincoli alla detenzione di azioni estere (sia per imprese, sia per privati).
Iter di approvazione automatica per progetti di aziende ubicate nelle Zone economiche speciali. Possibilità di investimenti anche in attività non core business.
2003-2004. Ulteriore allentamento dei vincoli per joint venture e filiali estere controllate al 100%. Possibilità di concedere prestiti alle consociate estere. Chiuso l'Indian Investment Center. Dal 2006 ad oggi Abolite le restrizioni valutarie per le imprese che investono all'estero. Intensificati gli accordi sugli investimenti con economie industrializzate. Promulgati regolamenti per incoraggiare
le assicurazioni a espandere l'attività estera. Avvio delle attività d'investimento di China-Africa Development Fund e di Chinese Investments Corporation (Cic).
Pubblicato il Blue Paper for Chinese enterprises going global. (nella foto, una pubblicità di Huawei Technologies, gigante cinese delle tlc, a Singapore) Liberalizzazione crescente
delle attività di investimento da parte del Governo indiano. Ampliamento del valore investibile all'estero
con automatica autorizzazione
per realizzazione di joint venture
e filiali estere controllate
al 100 cento.
Liberalizzazione delle "employee stock options".
Oltre che dal Governo, l'iniziativa viene dalle stesse imprese, che possono contare su elevati livelli di formazione (nella foto, studenti a lezione di informatica a Hyderabad)
Fino agli anni 90 - 1990-2000

15/01/2008
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