Q uando la Cina è così vicina da far paura, niente di meglio che utilizzare le sue stesse armi. Parola di Matteo Borsetto che tra pochi mesi, a giugno, aprirà a Shanghai il primo punto vendita di Oro Fino, catena tutta italiana specializzata nella vendita di oreficeria ed orologeria all'interno dei centri commerciali. Un pilota che sarà seguito a brevissimo da altri due negozi: «Quanto basta – spiega Borsetto – per mettere a punto una strategia mirata di aggressione a un mercato, quello cinese, che riteniamo abbia un potenziale straordinario per chi, come noi, si presenta all'insegna del Made in Italy».
«Nessuna azienda del nostro settore – aggiunge – ha tentato finora questa esperienza perchè i cinesi sono ben noti anche come venditori, ma noi riteniamo che la formula che abbiamo messo a punto possa avere un sicuro successo perchè, proprio rispetto agli operatori locali, arriviamo con un metodo e con una proposta assolutamente innovativi».
Matteo Borsetto ha preso in mano solo da un paio d'anni l'azienda di famiglia, che si avvia verso il traguardo del primo ventennio, ed ha subito fatto volare fatturato e risultati. Nel 2004 la Oro Fino, che ha base a Padova, superava di poco i 12 milioni di fatturato, il 2007 è stato chiuso vicino alla soglia dei 23 milioni; nello stesso periodo l'utile netto è balzato da 123.000 a 3,3 milioni di euro. «Noi – osserva – abbiamo puntato tutte le nostre carte sui centri commerciali. Oggi raccolgono circa il 10% delle vendite per un mercato che fra oreficerie ad orologeria vale in Italia quasi 7 miliardi di euro, ma è sicuramente il mercato del futuro perchè i negozi del normal trade mostrano difficoltà crescenti».
«La formula che proponiamo – sottolinea – è all'insegna della massima trasparenza ed accessibilità: guardiamo ad una clientela media, prevalentemente giovane, con una forte attenzione al rapporto qualità prezzo. I nostri punti vendita sono tutti open space nei quali si possono trovare i marchi più trendy ma anche oggetti senza brand ma con prezzo invitanti. Il valore aggiunto è dato dalla grande flessibilità della proposta che non è uguale in tutta Italia ma che il responsabile di ciascun punto vendita disegna andando a scegliere all'interno del nostro vastissimo catalogo secondo le esigenze della sua clientela».
Chiuso il 2007 con una quarantina di negozi sparsi nei centri commerciali di tutta Italia, Oro Fino - terza catena italiana per dimensioni e per venduto - tra il il 2008 ed il 2009 ha in programma una trentina di nuove aperture in Italia che si andranno ad aggiungere alle tre cinesi.
«Nel frattempo - dice Matteo Borsetto - stiamo percorrendo anche una strada parallela rispetto alla vendita e siamo entrati nel comparto della produzione. Abbiamo creato due marchi, Gioie di luna per l'oreficeria e Six time New York per l'orologeria, che hanno avuto un'ottima accoglienza di mercato e sui quali puntiamo per far crescere, secondo un percorso che riteniamo sia obbligato, il target della nostra clientela». «La Cina, comunque – conclude – è per Oro Fino la sfida più stimolante perchè, se già quel Paese è ai primi posti per le nostre esportazioni di oreficeria, ha tutte le potenzialità per importare i nostri prodotti».
www.orofino.it
12/01/2008