La Corte dei conti europea controlla la legittimità e la regolarità delle entrate e delle spese dell'Unione e accerta la sana gestione finanziaria del bilancio europeo.
La Corte dei conti è stata creata nel 1977 al momento della revisione delle disposizioni di bilancio dei trattati ed è divenuta una istituzione di pieno diritto con l'entrata in vigore del trattato sull'Unione europea nel 1993.
Nel 1999, in base al trattato di Amsterdam, i suoi poteri di controllo e di investigazione sono stati estesi al fine di lottare più efficacemente contro la frode ai danni del bilancio comunitario.
La sede della Corte dei conti è a Lussemburgo.
E' composta da 15 membri nominati per un mandato rinnovabile di 6 anni dal Consiglio, deliberante all'unanimità previa consultazione del Parlamento europeo.
I membri della Corte dei conti sono scelti tra personalità che abbiano appartenuto nei loro Paesi rispettivi alle istituzioni di controllo esterno o in possesso di una qualifica particolare per tale funzione.
Ciascun membro del collegio deve soddisfare i criteri di competenza e di indipendenza ed esercitare le sue funzioni a tempo pieno.
I membri eleggono tra di loro un presidente per una durata di tre anni.
Il ruolo essenziale della Corte dei conti è il controllo della corretta esecuzione del bilancio dell'Unione, vale a dire la legalità e la regolarità delle entrate e delle spese comunitarie.
La Corte garantisce inoltre la corretta gestione finanziaria, contribuendo in tal modo all'efficacia e alla trasparenza del sistema comunitario.
Dispone di un effettivo di circa 550 agenti altamente qualificati, 250 dei quali sono revisori.
Questi ultimi sono ripartiti in "gruppi di audit" ed esercitano le funzioni di controllo.
Essi preparano i progetti di relazioni che saranno oggetto di decisioni della Corte dei conti.
La Corte è chiamata ad effettuare numerosissime missioni di controllo nella sede delle altre istituzioni, negli Stati membri dell'Unione e in tutti i Paesi terzi che beneficiano di un aiuto comunitario.
E' bene sapere infatti che, se è vero che il controllo della Corte riguarda in primo luogo la Commissione, vale a dire le entrate e le spese eseguite sotto la sua responsabilità, la gestione delle politiche comunitarie è affidata dall'Unione alle amministrazioni nazionali per quasi il 90% delle entrate e spese comunitarie.