Dal 15 al 30 aprile si svolgerà la 103° Edizione della più importante fiera di import-export della Cina: la fiera di Canton o Import and Export Fair. Inaugurata nella primavera del 1957, questo appuntamento è diventato l'incontro principale per chi si occupa di business in Cina, soprattutto di esportazione.
Le dimensioni sono gigantesche: 630.000 metri quadrati di spazio d'esposizione, 15.000 espositori e 30.000 stand, con, l'anno scorso, più di 200.000 visitatori, e un volume d'affari di oltre 30 miliardi di dollari. Con rappresentanti provenienti dai più diversi paesi e settori, essa è sicuramente la fiera di import-export più importante, più funzionante, più diversificata e più frequentata in Cina. Vi sono presenti società di commercio internazionale, laboratori di ricerca, industrie di tutti settori e imprese impiantate in Cina sia cinesi, a capitale misto o esclusivamente straniero, e multinazionali.
La Fiera si tiene due volte l'anno, con un incontro nell'autunno e un altro in primavera, e quest'anno cadrà il mese prossimo, dal 15 al 30 aprile. Ogni edizione si svolge simultaneamente in due centri (il complesso Pazhou, storicamente il primo, situato nel centro di Canton e il Complesso Linhua, più grande e moderno, al nord della città) ed è divisa in due sessioni tematiche, la prima (dal 15 al 20 aprile) dedicata ai prodotti e macchinari industriali e tessili, la seconda (dal 25 al 30) dedicata agli accessori di casa, alla decorazione e ai beni d'uso comune (1). Le diverse delegazioni commerciali vengono organizzate dalla loro provincia o municipalità di origine, con la coordinazione dalla Camera di Commercio di Canton.
L'anno scorso, erano presenti alla 101° edizione 314 multinazionali provenienti da 36 paesi, per più di 200.000 acquirenti da 211 paesi e regioni, principalmente da Hong Kong, dagli Stati Uniti, da Taiwan, dalla Corea e dall'India. Rispetto al volume d'affari, i principali partner sono l'Unione Europea, al primo posto, seguita dagli Stati Uniti e dal Medio Oriente, ma l'edizione della primavera del 2007 ha anche visto un largo aumento del commercio tra Cina e Africa.
Questa primavera vedrà la 103° edizione della fiera, che si è svolta dal 1957 regolarmente nonostante i diversi disordini politici degli anni sessanta e settanta. Persino durante la Rivoluzione Culturale, è stata spostata solo una volta di qualche settimana l'edizione autunnale. Questa stabilità sorprendente si può spiegare dallo status storico e politico particolare della città di Canton (in cinese Guangzhou, provincia del Guangdong). Nell'ottocento, essa fu la prima, maggiore città cinese a essere 'aperta' da e per gli occidentali, ai quali fu concessa un' isola nel centro della città (si visita ancora oggi) per commerciare con i cinesi, un fatto unico e rivoluzionario all'epoca. Durante il periodo comunista, la prossimità di Hong Kong e la volontà politica di conservare anche un minimo d'apertura al mondo (soprattutto a quello non comunista) hanno permesso alla città di conservare un po' della sua posizionale eccezionale e così è stata reso possibile una certa stabilità della fiera. Più recentemente, con la politica di riforme e apertura, la Fiera di Canton si è ulteriormente sviluppata, diventando il punto d'incontro tra l'industria del Guangdong e quella di tutta la Cina e del resto del mondo.
Oggi, la fiera è principalmente un'occasione per fare commercio destinato all'esportazione, principalmente nei settori dell'elettronica, dell'industria leggera e del tessile. Essa rappresenta anche l'occasione per occuparsi di importazione, cooperazione tecnica, assicurazione e trasporto, pubblicità e consulenza, e soprattutto, per prendere contatti, scambiarsi biglietti di visita, in previsione di futuri investimenti o semplicemente per mantenere i 'guanxi', cioè la rete di contatti, elemento centrale dell' attività economica e della vita sociale in Cina. Inoltre quest'anno, per la prima volta, l'esposizione verrà completata da una fiera virtuale, la "Canton Fair Online", che potrebbe fortemente svilupparsi in un prossimo futuro.
(1) Per il programma dettagliato dei due centri e sessioni, vedere : www.china-italy.it