L'Eni « guarda» alla Cina e al gas non convenzionale
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Le nomine pubbliche - IL VIA LIBERA DEL TESORO - Il cane a sei zampe. La sfida delle alleanze con i Paesi emergenti
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Il prossimo presidente dell'Eni è il più giovane tra i nuovi vertici designati dal ministero dell'Economia. Nato a Napoli il 20 gennaio 1964, Giuseppe Recchi appartiene alla famiglia torinese che ha fondato nel 1933 l'Impresa Recchi costruzioni generali, fusasi nel 1999 con la Ferrocemento di Roma. Laureato in ingegneria al Politecnico di Torino, è stato presidente e amministratore delegato della filiale statunitense Recchi America Inc. Ha stretti legami con il gruppo Exor (ex Ifil) della famiglia Agnelli, in particolare con il presidente d'onore Gianluigi Gabetti, è stato nel cda dell'ex Ifil dal 14 maggio 2003 e ora è consigliere di Exor.
Nel novembre 1999 Recchi è entrato nella divisione finanziaria di General Electric (Ge), la conglomerata industriale americana più grande del mondo, che impiega oltre 300mila persone. Nel 2004 è diventato presidente di Ge Italia, dove il gruppo impiega oltre 7mila dipendenti, in particolare col Nuovo Pignone, acquisito nel 1994 proprio dall'Eni. Sotto la sua guida la Ge nel 2009 ha acquisito Interbanca. Ge in Italia tra l'altro finanzia l'Alitalia, sia la vecchia compagnia sia la nuova Cai, per leasing aeronautico.

05/04/2011
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