All'indomani della tragedia del volo ucraino, schiantatosi a terra poco dopo il decollo dall'aeroporto di Teheran, si rafforza la tesi che il Boeing, che aveva a bordo 176 persone, sia stato abbattuto per errore da uno o più missili antiaerei iraniani. Fonti di intelligence Usa e del Pentagono lo ritengono "altamente probabile": un satellite ha rilevato segnali a infrarossi del lancio di due missili, probabilmente SA-15, di fabbricazione russa, seguiti dal segnale di un'esplosione.
Anche il premier canadese, Justin Trudeau, in conferenza stampa, ha parlato di un missile terra-aria, riconoscendo tuttavia che l'accaduto "potrebbe essere stato non intenzionale". Nello schianto sono morti 63 cittadini canadesi. Gli inquirenti ucraini hanno chiesto alle autorità iraniane la possibilità di recarsi sulla scena del disastro per cercare, tra i frammenti, "i resti di un missile del sistema antiaereo russo Tor". Sulla stessa linea il premier britannico, Boris Johnson, che ha anch'egli precisato che l'abbattimento potrebbe essere stato non intenzionale.
Teheran ha respinto le accuse secondo: secondo il portavoce del governo, Ali Rabiei, "tutte queste notizie sono una guerra psicologica contro l'Iran". La Repubblica islamica ha quindi invitato la Boeing a inviare suoi rappresentanti per partecipare alle indagini. Intanto, l'ambasciatore iraniano presso l'Onu, Majid Takht Ravanchi, ha espresso "profonde condoglianze ai familiari delle vittime", assicurando che "un'accurata indagine è in corso sull'incidente".
"Danneggiate le scatole nere"
Una qualche spiegazione potrebbe arrivare dalle scatole nere che, tuttavia, sono state danneggiate nello schianto, come ha riferito Ali Abedzadeh, alla guida dell'Organizzazione dell'aviazione civile iraniana. Già mercoledì Teheran aveva annunciato che non avrebbe riconsegnato i dispositivi alla Boeing negli Stati Uniti. Il presidente americano, Donald Trump, ha avanzato l'ipotesi della consegna a un Paese terzo: "Idealmente dovrebbero darle alla Boeing" ma anche a un "qualche altro Paese", come la Francia.
Secondo un primo rapporto fornito da Teheran, l'aereo ha raggiunto un'altitudine di 8 mila piedi prima di scomparire dai radar. Dopo il decollo, il Boeing 737 si stava dirigendo a Ovest quando ha registrato dei problemi; ha quindi virato a destra nel tentativo di rientrare in aeroporto ma si è schiantato prima. Il pilota, ha aggiunto Abedzadeh, non ha inviato nessun messaggio alla torre di controllo prima del disastro.
Trump ha avallato l'ipotesi che non si sia trattato di un problema tecnico, ma di qualcosa di "terribile", senza però sbilanciarsi sulla responsabilità diretta degli iraniani. "Ho un sospetto, qualcuno dall'altra parte potrebbe aver fatto un errore". "Volava in una zona piuttosto turbolenta. Potrebbero aver fatto un errore... Ma nulla che abbia a che fare con noi".
Per Teheran sono "voci senza senso"
Teheran parla di scenario "senza senso": "Numerosi voli nazionali e internazionali volavano contemporaneamente nello spazio aereo iraniano alla stessa altezza e questa storia dell'attacco missilistico contro l'aereo non può assolutamente essere esatta". Una delle possibilità al vaglio del Pentagono è che le truppe iraniane potrebbero aver creduto di essere sotto attacco e aver quindi abbattuto l'aereo prima di rendersi conto dell'errore: forse l'unità missilistica iraniana sul terreno ha visto qualcosa sul radar, temendo di essere attaccati e hanno sparato.
Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta e l'Organizzazione dell'aviazione civile iraniana ha chiesto alla Svezia, che nel disastro ha perso 10 connazionali, di partecipare alle indagini. Secondo il New York Times, gli iraniani lo hanno chiesto anche alla National Transportation Safety Board statunitense.
Lunga telefonata tra Conte e Rohani
"Ha avuto luogo oggi una lunga conversazione telefonica tra il Presidente Conte e il Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran, Hassan Rohani. La situazione nella regione, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi, e lo stato delle relazioni bilaterali sono state al centro del colloquio", rende noto la presidenza del Consiglio.
Rohani ha avuto inoltre una conversazione telefonica anche con il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Secondo quanto riferisce l'agenzia iraniana Irna, Rohani ha invitato l'Europa a prendere posizioni indipendenti da Washington. Per Rohani gli Stati Uniti hanno violato la legge internazionale assassinando il generale Qasem Soleimani. Il presidente iraniano ha invitato l'Europa a reagire alle mosse terroristiche degli Stati Uniti.