La paura della 'Frexit' che pesa sul voto francese
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La paura della 'Frexit' che pesa sul voto francese
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L'uscita della Francia sarebbe un colpo mortale per l'Ue

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Celebrazione dei 60anni dell'Unione Europea (Afp) 
Celebrazione dei 60anni dell'Unione Europea (Afp) 

Le posizioni dei 4 candidati principali

  • Macron è il solo che difende l'Ue anche nella sua forma attuale, perché rappresenta una forma di "protezione" dalla globalizzazione. Il candidato centrista intende rilanciare il motore franco-tedesco, in particolare per approfondire la zona euro con un bilancio autonomo e un ministro delle Finanze.
  • Fillon ha una visione dell'Ue più intergovernativa che comunitaria: l'Ue deve funzionare su impulso dei governi, non della Commissione. Inoltre è critico di accordi commerciali, come il Ceta con il Canada. Ma il candidato dei Republicain vuole restare dentro l'Ue ed è pronto a lavorare con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, per dotare la zona euro di una "governance politica".
  • Le Pen e Melenchon, invece, evocano apertamente la Frexit, anche se su sponde opposte.
    • La candidata dell'estrema destra dice di voler seguire i passi dell'ex premier britannico, David Cameron: rinegoziare in sei mesi le relazioni con i partner europei e sottoporre il risultato a un referendum. Il suo obiettivo è di riconquistare la sovranità monetaria, economica, legislativa e territoriale. In altre parole, Le Pen vuole reintrodurre le frontiere nazionali, uscire dallo spazio Schengen della libera circolazione senza frontiere e abbandonare la moneta unica.
    • Secondo Melenchon, "l'Ue si cambia o si lascia". Il candidato di estrema sinistra promette di denunciare i trattati, aprire un negoziato per rifondare il progetto europeo e sottoporre il risultato a un referendum. In caso di rigetto, la Francia uscirebbe dall'Ue e dall'euro.

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